United States or Netherlands ? Vote for the TOP Country of the Week !


MALFATTO. Non ce voglio venir, adesso. RUFINO. Domino che non ne coglia qualcuno! PRUDENZIO. Oimè! oimè! Vieni a opri, sciagurato! MALFATTO. Non ce voglio venire perché non dite da vero. PRUDENZIO. , dico, alla fede. MALFATTO. E io dico de no; ché me date la baia. PRUDENZIO. Alla , che, se tu non vieni a oprire, ch'io te farò el piú tristo uomo di Roma.

PRUDENZIO. Me par mill'anni d'essere coram quel soavio, blandulo e niveo corpusculo. MALFATTO. So' ben qua, . Non me avete trovato, no. RUFINO. Caminate innanzi. MALFATTO. Voglio venire io ancora, olá! PRUDENZIO. Fa' che non ti parta da quel lime. MALFATTO. Lima a vostra posta. REPETITORE. Rèstate, ché adesso adesso retornaremo. MALFATTO. No, no: io non voglio venire. Aspettateme pure.

PRUDENZIO. Andate prima voi e fate intendere che noi venimo. REPETITORE. Cosí farò. PRUDENZIO. Or vederò pure quel rutilante e coruscante ocello e prenderò alquanti basioli da quella boccula ch'è un fonte scaturiente di nettare e palpitarò le eburnee e nivee manule fabricate, create, plasmate, cresciute et aucte et educate nel clustro sidereo dallo opifero Iove.

Sed ecce a punto Malfatto che torna. O Malfatto! MALFATTO. Me par sentir... Oh! è lo mastro. A , site lo ben venuto. PRUDENZIO. Et tu quoque. MALFATTO. E dove è lo coco, patrone? Io non lo vego. PRUDENZIO. Io dico, tu ancora. MALFATTO. Basta: tant'è. E voi dove sète stato, patrone? PRUDENZIO. Fui al bibliotecario e al loco gerente del Monarca, idest Governatore, ch'è nostro alumno.

PRUDENZIO. Chi impulsa l'hostio? LUZIO. Ego sum, domine. PRUDENZIO. Bene veniat. Oh! Magnifico misser Antonio, fate introire il nostro discipulo. MALFATTO. Vedi che t'ho ditto lo vero? LUZIO. Oh! tu sei el buon figliolo! Ma sta' cheto, de grazia. MALFATTO. Voglio parlare per dispetto tuo, voglio parlare; misser , che voglio parlare. Vedi !

Non curare, predone, depopulatore e turbatore della quiete nostra! MALFATTO. Se nne è fugito, mastro, ché ha avuto paura. Ma avete relevato voi. PRUDENZIO. Questa è la retribuzione che ci rendi, eh? adultero, mèco! MALFATTO. Alla , mastro, che avete cantato molto bene, questa sera. LUZIO. Ecco qua: tenete. PRUDENZIO. Ah scevo uomo! latrina fetida!

Vole ch'io vada a chiamare un certo scolaro che vole che venga adesso. , ! È bello e venuto. PRUDENZIO. Adhuc sei , eh? Non odi, insolente famulo, no? MALFATTO. Oh! crepa, crepa, ché non te voglio respondere. PRUDENZIO. A chi parlo io? Olá! MALFATTO. , ! oh qua! PRUDENZIO. Malfatto, vòltate, che te volti el carnifice! O Malfatto! o poltrone! MALFATTO. Che volete?

MALFATTO. Misser no: un somaro. PRUDENZIO. E quo casu lui? MALFATTO. Non ho comparato caso, messer no. Avete fame, neh vero? PRUDENZIO. Io arei per manco de darte un equo, se tu non taci, che disputare. Gran cosa che questa inclita cittá magnanima sia cosí sterile del consorzio de' viri probi e sia fertile delli invidiosi inimici delle sacrosante, buone e megliori e optime vertú!

MALFATTO. So' stato a cacare, veh, Luzio! Adesso so' revenuto. PRUDENZIO. Sonate, ché volemo cantare ancor noi. MASTRO ANTONIO. Volete questa? Trin, trin, trin. MALFATTO. Non me vòi respondere, eh, Luzio? Basta. LUZIO. E sta' cheto, se vòi. MALFATTO. Voglio cantare io ancora. Afatte alla finestra dello muro e mostrame lo pertuso dello... PRUDENZIO. Tristo sciagurato! S'io trovo un lapide....

MALFATTO. Per lo mortale che me avete detto. PRUDENZIO. Odi qui ciò ch'io ti voglio dire. MALFATTO. Dite pur. PRUDENZIO. Ch'io, totis viribus..., MALFATTO. Misser . PRUDENZIO. ... farò cosa che tu sarai sodisfatto. MALFATTO. E lui ancora? PRUDENZIO. Quisnam? Chi lui? MALFATTO. Che ne so io? PRUDENZIO. Me par bene che non sai che te parli. MALFATTO. Ben.