United States or Isle of Man ? Vote for the TOP Country of the Week !


Eh! non fate, per amor nostro; ché l'è uno stolto e vi sarebbe detrimento a vapularlo. RUFINO. Per lo corpo... Uh! Uhu! MALFATTO. Non bisogna bravare, no, ch'io non ho paura, adesso che sto alla finestra. REPETITORE. Io te accusarò bene, . MALFATTO. O va' a fiume, va'; ch'io voglio ir al letto, io. RUFINO. Va', che non te nne rizzi mai piú!

E sono come l'ortiche che pultano a chiunque le tagne; e sono inepti a tutte le cose. MALFATTO. O misser, sapete? Ho trovata a quella... Oh! non me se recorda. Ah! ah! ; la patrona de madonna Iulia. PRUDENZIO. Che patrona hai trovata? Ché non lo dici? MALFATTO. Quella che va fuori, che parla sempre con io. PRUDENZIO. E che ti ha detto? MALFATTO. Me ssi aricomanda e me ha ditto che me vol bene.

MASTRO ANTONIO. A dirò ben una canzona, s'el ve piase. PRUDENZIO. Ve restarò con vinculo perpetuo de obligazione astretto. MALFATTO. Voi non respondete? So' ben io, . Mi tanto innamorao in sta donna mia vicina, che me gran disciplina, che me vedo desperao. Gnao, gno, gao, gnao. Mi tanto innamorao. MALFATTO. Voglio cantar io ancora. Gao, gnao, gao, gao, misser .

MALFATTO. L'è un mastro. Lo conoscete bene voi, . Ed è innamorato, che possa crepare! CURZIO. , l'uno e l'altro. MALFATTO. Propriamente, esso e voi. CURZIO. Io dico lui e tu, bestia! MALFATTO. Dico bene cosí io ancora. CURZIO. Che diavolo di nova foggia de abito e di uomo è questa di costui? MALFATTO. Sapete come me chiamo io? oh quello! Me chiamo... Oh! oh! non te lo voglio dire.

RUFINO. Camina, camina pure: non dubitare. MALFATTO. E dove vòi ch'io camini? RUFINO. A trovar lo mastro tuo che ha pigliato moglie. MALFATTO. E tu come te chiami? RUFINO. Me chiamo Rufino. E camina, se vòi, ché l'è tardo! MALFATTO. Oh Ruffiano! Aspetta un poco. RUFINO. Non posso, ché ho da fare. MALFATTO. Va' pur, adunque, ch'io verrò bene, . Oh venga el cancaro!

Pur troppo, signora sospirai , e magari potessi rimediare al malfatto! Semplice disse. Carta, penna e calamaio. Vi detto io. Ora io non ricordo più come avvenne, ma so per certo che per trovare carta, penna e calamaio, io salii con lei, da lei, nel suo appartamento. Venne ad aprire una cameriera. Non ricordo l'appartamento. Mi parve strano e diverso da quello di casa mia. Perchè diverso, non so.

MALFATTO. Per lo mortale che me avete detto. PRUDENZIO. Odi qui ciò ch'io ti voglio dire. MALFATTO. Dite pur. PRUDENZIO. Ch'io, totis viribus..., MALFATTO. Misser . PRUDENZIO. ... farò cosa che tu sarai sodisfatto. MALFATTO. E lui ancora? PRUDENZIO. Quisnam? Chi lui? MALFATTO. Che ne so io? PRUDENZIO. Me par bene che non sai che te parli. MALFATTO. Ben.

IULIA. Chi? MALFATTO. Minio, quello vostro. IULIA. El malanno che ti venga! Io dico el maestro tuo. MALFATTO. Dico ben cosí io ancora. Ma diteme un poco, o madonna: perché non me date moglie? IULIA. E che ne vòi far della moglie, bestia? MALFATTO. La voglio abracciare nello letto, cosí, vedete. IULIA. Fatti in , poltrone! se non hai voglia ch'io ti dia d'una pianella inel mostaccio.

Constatazione dolorosa: dal lato meridionale del monastero di S. Caterina e del Palazzo Pretorio evidenti rimasero le tracce dello sconsigliato tentativo di abbassamento del livello stradale. Voleva togliersi il rialzo della piazzetta S. Caterina; e, scava, scava, dopo dodici palmi di terriccio portato via, si scopriron le fondamenta dei due edificî minaccianti rovina. Si gridò alla improvvida opera, e con gravissima spesa del Senato dovette subito ricolmarsi il malfatto vuoto. Malfatto, , perchè metteva a pericolo la solidit

RUFINO. State a udire. PRUDENZIO. ... sia da bene, savia e morigerosa e che la Spettabilitá Sua non cogitet ch'un paro nostro, disciplinato nelle liberale arti, incumba a simile vanitá: quia «vanitas vanitatum et omnia vanitas»; ché sapete bene che, nocturno tempore, vanno li vespertilioni. CURZIO. Ve possino venire a voi queste biasteme! MALFATTO. Ámenne. El cancaro ancora!