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Io gli exposi la temeritá dell'inconsiderato uomo e il flagizio perpetrato contro di noi come se fossimo qualche incognito viro. Io voglio formarli un libello de ingiuria, certo che la Sua Signoria mutuo amore me ssi è offerto. Ma pare che hodie sia certo un lustro intercalare per noi; ché lo infido bibliotecario non ha manco compita l'opera per la quale gli ho saluti inanzi venti quadranti.

Sed ecce a punto Malfatto che torna. O Malfatto! MALFATTO. Me par sentir... Oh! è lo mastro. A , site lo ben venuto. PRUDENZIO. Et tu quoque. MALFATTO. E dove è lo coco, patrone? Io non lo vego. PRUDENZIO. Io dico, tu ancora. MALFATTO. Basta: tant'è. E voi dove sète stato, patrone? PRUDENZIO. Fui al bibliotecario e al loco gerente del Monarca, idest Governatore, ch'è nostro alumno.

I diplomi divennero piú rari: fioccarono invece restrizioni su restrizioni. Ad un bibliotecario gentile se ne sostituí da Berlino, per direttissima, uno cerbero.

Egli contava di lasciarla morendo al suo alunno, ormai diventato un maestro che ne sapeva più di lui. Non aveva nella casa alcun ufficio speciale; faceva da bibliotecario pei libri suoi e pei libri di Bruno, e serviva a questi da segretario, quando Bruno non aveva voglia di sbrigare la sua corrispondenza con i conoscenti di Parigi, di Bruxelles, di Vienna, di Roma.

Alla lettura del D’Angelo furono presenti, oltre un buon numero di amatori, i due Di Blasi, il Gregorio, l’Angelini, Bibliotecario della senatoriale, il Barone Forno, il Morso, il Di Chiara, l’arcidiacono Dini, D. Camillo Genoese di Caltanissetta, il Conte D. Vincenzo Castello, figlio di Gabriele, il sac. D. Francesco Polizzi, Decano della Magione, ed il giovanetto Duchino di Camastra, assidui frequentatori della Societ

Non ha nemmeno aperto la bella messa di Tchaikowski, che ho potuto ottenere per lei dal Liceo, disse Giorgi. Gasperini, il bibliotecario, ha fatto un mondo di difficolt

Il benemerito bibliotecario dell'Alessandrina di Roma, Enrico Narducci, ebbe la felice idea di riunire in un catalogo tutti gli scritti sull'argomento, così pubblicò il suo Saggio di Bibliografia del Tevere. La biblioteca dell'antico Pater Tiberinus non conta oggi meno di 412 numeri di scritti di ogni specie e natura; di epigrafia, storia, geografia, archeologia, tecnica, epigrammatica, poesia, e via dicendo, ed anche di bolle e editti papali; e in essa si ha uno specchio delle facolt

Mi fa compassione la lor servitú. |Un altro|. E non meritano pietá anche i poveri uomini dell'India? |Un altro lettore|. Signor Grisostomo, tu ci hai sbattuta sul muso una tantafera da far isbadigliare fino la pazienza di un bibliotecario. Le tue chiacchierate saranno una stupenda cosa; ma noi vogliamo conoscere Calidasa e non te. Non si potrebbe ottenere da V. S. un tratto da galantuomo?

Del resto, poco o nulla produsse l'Italia nei secoli nono e decimo; e non è se non appunto tra tal mancanza, che restano degni di essere accennati Agnello, Anastasio bibliotecario ed Erchemperto, compilatori delle vite degli arcivescovi di Ravenna, de' papi, e de' principi beneventani; Liutprando, storico di que' brutti tempi de' marchesi italiani in cui operò; e i due anonimi salernitano e beneventano, continuatori di Erchemperto.

Ha dei libri? Neppure uno! Mi hanno sorpreso ieri mattina in letto e nella confusione mi sono dimenticato di insaccocciare un po' di munizione intellettuale. Non ci pensi, stia tranquillo. Parlerò io al bibliotecario e verr