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Vi furono giorni in cui il potentissimo abate, collo stendardo della cicogna, scendeva alle soglie imponenti dell'abbazia, fra la sua corte fastosa, arbitro delle liti tra popolani e nobili, fra paese e paese, scendeva a ricevere una comitiva guerresca od ossequente; e i monaci, sui vasti dominii, sulle settantamila pertiche, si spargevano, fratelli di preghiera e di lavoro, ad una nuova opera, asciugando i paduli, guidando le acque, applicandole all'utile, creando il sistema lombardo delle marcite; e i reggenti di Milano venivano agli altari recando i diplomi dei frequentissimi privilegi; e i vecchierelli sotto il saio vegliavano sui libri o cantavano nel coro, o sfilavano al cimitero. La Guglielmina boema vi dormì poco sonno di morte. La ricca nobilt

Breve di Urbano IV, cavato da' diplomi della Chiesa di Girgenti, e pubblicato dal Pirri, Sic. sacra, tom. I, p. 704, nel quale si fa parola dell'imprigionamento del vicario frate Ruffino. Di costui in fine d

Moltissimi diplomi ci ha poi, su le sforzate distribuzioni della bassa moneta, nel r. archivio di Napoli; un de' quali dato il 13 agosto sesta Ind. si trova nel registro segnato 1268, A, fog. 127.

Diplomi de' 24 marzo e 24 settembre 1267. Breve del 13 dicembre 1274. Nei Mss. della Bibl. com. di Palermo Q. q. H. 4, fog. 83, 85, 91.

I diplomi divennero piú rari: fioccarono invece restrizioni su restrizioni. Ad un bibliotecario gentile se ne sostituí da Berlino, per direttissima, uno cerbero.

Gli umori de' popoli in Calabria e nelle province di sopra, si argomentano da' provvedimenti di Carlo che, mentre era con un esercito per occupar la Sicilia, creava capitani generali ad guerram in quei luoghi, come si vede da' seguenti diplomi.

Traggo questo concetto da tre diplomi: . quello or ora citato del 3 febbraio 1270 pel sussidio a Landolfina; . un altro della stessa data che le accordò salvocondotto e sicurezza a dimorare in Salerno, che leggesi in fine della presente opera, docum.

Diplomi dati di Napoli l'ultimo aprile duodecima Ind. perchè fosser subito varate le galee in Gaeta, e fornite di tutto per l'immediato passaggio in Sicilia. Reg. citato, fog. 84 a t. e 89 a t. Altri diplomi della stessa data e del 3 aprile, ibid. fog. 88, 100, a t. e 30, dai quali si vede raccolta su i porti dell'Adriatico, grande copia di grasce e altre vittuaglie per l'impresa di Sicilia.

Un altro diploma del penultimo febbraio 1278, r. archivio di Napoli, reg. 1268, A, fog. 141, è indirizzato a Giovanni di Lentini milite, consigliere e famigliare del re: e questo Giovanni si vede portulano e procuratore di Sicilia in molti altri diplomi dello stesso anno 1278, reg. citato, fog. 96, 137, 138, ec. Bart. de Neocastro, cap. 38. Gli Annali di Genova, in Muratori, R. I. S., tom.

È notevole tra questi diplomi, che la Corte angioina, tra tanti suoi travagli, dovea pur mandare qualche sussidio alle sue genti in Acri e Durazzo.