United States or Macao ? Vote for the TOP Country of the Week !


No, no, don Gregorio; non ho potuto trionfare e la povera donna, ritornando alla dura, alla spietata realt

La libertá ecclesiastica, propugnata, ottenuta da Gregorio VII e da' suoi predecessori e contemporanei, ebbe bisogno di grandi teologi; e cosí li fece sorgere, e con essi parecchi di que' filosofi scolastici, i quali mal si distinguono da' teologi, e de' quali è gloria di alcuni filosofi contemporanei nostri aver saputo riconoscere i meriti finalmente.

L'Italia progredí in lettere, in arti, in ogni sorta di coltura, in molte parti della civiltá, ma non nella piú essenziale, nell'indipendenza; e la nostra storia non narra quasi piú che variazioni di dipendenze. Perciò ci trattenemmo oltre al solito in questo secolo corso da Gregorio VII alla pace di Costanza, che è il piú bello di nostra bella etá.

Che cosa Carlo avrebbe deliberato ignoriamo: secondo la natura dei Franchi vuolsi credere che potendo fare senza danno, all'opposto con profitto, sariasi mostrato sconoscente, ma la morte lo colse, e dopo lui, indi a breve, Gregorio III.

Nel 1675, a Ginevra, fu spedita a Gregorio Leti una lettera da certa Suor Agnese Mansola, la quale godeva rinnovarglisi nella memoria come colei che gi

Non fu tutto merito e tutta colpa dello zio vicario se Gregorio di giovane scapestrato divenne uomo d’austeri costumi; d’incredulo cattolico fidente calvinista e di fanullone uno scrittore fecondissimo. Gi

Se accettassi altro compenso, anche maggiore, si direbbe che Gregorio, testardo contro di cui niun uomo è mai tornato vittorioso, Gregorio capotico, ha vinto anche Laidulfo, di cui non si diede mai uomo mulo più caparbio. Signor no. O Laidulfo espugna Gregorio ed è fatto sull'istante vescovo d'Oria, o nulla: ed il segreto rimane con me.

Non hai più nulla da temere... No... consolati... hai vinto! diceva a Maria don Gregorio. Per quanto possa essere grande la tua tenerezza, io ti conosco bene, tu lo amerai coll'affetto di una madre. Maria, a quelle parole, chinava il capo e sospirava. , lo avrebbe amato come una madre; ma sentiva pure che nessun figliuolo al mondo sarebbe stato amato come Giorgio Della Valle!

Ne parlò prima, in proposito e lungamente, con don Gregorio, e il buon prete pure la persuase che, ormai, essa non aveva più nulla da temere, che ormai, tutte le prove più aspre erano state superate e che però poteva, anzi doveva espandere in una nuova tenerezza, tutta quella grande passione che l'aveva colpita, senza riuscire ad abbatterla.

Un giorno, sul finire della primavera Gregorio Balmet e Vincenzo Marquettaz detto il Rosso, partirono per le vette della Nouva, colle altissimo che si connette alla punta di Lavina e di l