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Aggiornato: 21 giugno 2025


E sono come l'ortiche che pultano a chiunque le tagne; e sono inepti a tutte le cose. MALFATTO. O misser, sapete? Ho trovata a quella... Oh! non me se recorda. Ah! ah! ; la patrona de madonna Iulia. PRUDENZIO. Che patrona hai trovata? Ché non lo dici? MALFATTO. Quella che va fuori, che parla sempre con io. PRUDENZIO. E che ti ha detto? MALFATTO. Me ssi aricomanda e me ha ditto che me vol bene.

Lasciamo dunque gli spettacoli che le resero famose. Noi non ci fermeremo neanche a prendere una polizza d’un baiocco della Beneficiata che le precede e le segue. Noi non vedremo il carro trionfale salire dalla Marina a Porta Nuova, brillante ai raggi dall’ardente sole di luglio, e scendere da Porta Nuova alla Marina illuminato da mille torce sotto il cielo di quelle incantevoli sere. Noi non assisteremo alle emozionanti corse dei cavalli nel Cassaro, alla solenne Cappella reale nel Duomo, alla lunga processione delle cento confraternite, delle cento bare e cilii, degli ordini religiosi, e dell’urna con le reliquie della Patrona della Capitale. Lasciamola, quest’urna, a percorrere un anno l’una, un anno l’altra met

²⁵¹ Quando alcuni anni fa, il 4 Settembre 1899, il Cardinal Celesia volle recarsi al Santuario della Patrona di Palermo, la portantina venne apprestata dalle nobili suore del Monastero di S. Caterina. Vedi Sicilia Cattolica, 5 Settembre, 1899. Nella portantina comune o da nolo l’ornamento mancava del tutto. Lo scintillio delle dorature cedeva al nero della pelle rasa.

Calmatevi, gentildonna, interruppe il parroco con apostolica benevolenza; poiché il Signore Iddio e la beata Dorotea nostra patrona ci hanno voluto porgere una così bella occasiono di esercitare la carit

Va' presto e spácciati. FULVIA. Che te ha detto? RITA. Ho parlato col figliuolo. Adesso fará l'imbasciata. FULVIA. Acòstameti qui, ché non paia ch'io stia sola. CECA. Chi è quella che vole madonna? RITA. Siamo noi. Oh Ceca! CECA. Perché non entrate, che l'è aperto? FULVIA. E che ne sapemo noi? CECA. Dio vel perdoni. Che bisogna che voi pichiate, che sète patrona de ogni cosa?

Udiva intanto un gridio, un trescamento di merciajuoli, che, colla bottega ad armacollo, gridavano, a' bei vezzi, a' bei nastri, agli abitini, alle crocette; di montanari che, al suono di ribecchini e tamburelli, facevano ballare i cagnuoli e le marmotte; di Lucchesi che esibivano santini di gesso, santa Zita, loro patrona, e santa Verdiana da Firenze, che dava a pascere ai serpenti. Altrove si faceva cerchio attorno al cerretano dai rimedj e dai segreti, od al cantastorie il quale mostrava sur un cartellone, il disastroso allagamento di Firenze dell'anno 33, quando, (diceva esso) quest'Arno che vedete tanto quieto, straripò sulla citt

RITA. Madonna, el luogo ove che noi ci troviamo e la buona e onorevole pratica delle sante donne ove voi state saranno cagione di rendervi chiara senz'altri testimoni apresso di lui. FULVIA. Ecco la casa. Idio ci aiuti, ché costei ci dia buona risposta. RITA. La dará bene, . Aspettate, ch'io pichiarò. Tic, toc. CECA. Chi è ? che adimandate voi? RITA. Ècci la vostra patrona? CECA. , è.

Dico dunque che questo accidente, quando è nel suo bene essere, è il maggiore che possa essere nelli regni; e, come la giustizia contiene in l'altre virtú, con esserne patrona, per movere quelle al suo fine, come dice san Tomaso, cosí questo accidente contiene tutti gli altri accidenti, e quelli può causare e movere al suo fine e mantenerli.

RITA. Adesso che ti vego. Che dici tu? MALFATTO. Dico: perché bussi all'uscio mio? RITA. Io credo che tu ti sogni, pecorone! MALFATTO. Alla , che me credevo che fosse lui. Orsú! Basta. RITA. Dimmi un poco, olá! Me sai dire se e' cci sono costoro? MALFATTO. Non ce sta nessuno che se chiami Costoro in quella casa. RITA. Dico se c'è la patrona. MALFATTO. Se non si è partita, io credo de , io.

Perché? RITA. Per bene. Madonna Fulvia mia patrona gli vorria parlare. CECA. Aspettate, che or ora li farò l'imbasciata. RITA. Tornate presto, di grazia. FULVIA. Accòstate in qua, Rita, acciò che non paia ch'io stia sola; ché tu sai ch'alle male lingue non mancaria che dire. RITA. Costei si sará forsi rotto el collo, ché bada tanto a darci la risposta. FULVIA. Qualche cosa deve aver a far, lei.

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