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Aggiornato: 7 giugno 2025


Tra l'andare e lo stare a ripigliar fiato, ora a quella, ora a quest'ombra, aveva fatte quasi le ventidue; ed egli sapeva come fosse l'ora, in cui la signora soleva uscire per le sue passeggiate solitarie. Guardò pei prati e pei campi vicini, ma non la vide; perchè s'erano mutate in quella casa di molte usanze, massime in quei due mesi, ch'essa non usciva quasi più.

I teatri e le passeggiate di Parigi avevan visto di tempo in tempo Morella apparire e passar come una cometa, ma alcuno non aveva saputo quale dio o quale demonio trascinasse ella nell'orbita sua, o le desse impulso. Il duca di Balbek era restato nell'ombra che si preoccupasse del suo nome, della dignit

Di giorno, le passeggiate nella villa Pallavicini, e le gite in mare; la sera conversazione, concerti, feste da ballo... e, anche a Pegli, Maria ebbe subito il primo posto, senza cercarlo e senza volerlo, mentre invece rimpiangeva la quiete e la pace di Santo Fiore. Il mondo, che d'altronde non può mutare, era sempre il medesimo: frivolo, corrotto, tristo.

Ma lui, non essendosi accorto di quel mutamento repentino nel viso, e nelle maniere della cugina, le dava la berta. Via che c'era di male, tutte lo facevano: era uno de' tanti pregiudizi che l'uso avrebbe finito col cancellare. La moda, cara mia, la moda,... E parlò della moda, e poi di passeggiate e d'equipaggi. Egli voleva incoraggiarsi con quel diluvio di parole; però non ci riusciva.

Gl'italiani, non più di quattro o cinque, avevano, fra tanto grave silenzio di esotici, un'aria assai compunta, e mi guardavano con la evidente ingordigia di arruolarmi per le passeggiate, le chiacchiere e il biliardo. Soggiunse di chiamarsi il cavalier Tale; gli altri si chiamavano il conte Tale e il cavalier Tal altro; il quarto non aveva titoli, ma era tuttavia una persona molto civile.

Allora io dovrò essere una moglie come una di quelle che esistevano prima della proclamazione dei diritti della donna? Ecco, lei provi: e pensi che lo fa per suo bene e non per riguardo al marito: ma silenzio, assoluto silenzio. E come cura, moto, aria aperta, passeggiate in campagna, alla buona. Lei dice: Marx, mi conduci a spasso?

Da quella sera la naturale mestizia del suo animo si rabbuiò fino all'umor nero, e il giorno dopo incominciarono le passeggiate solitarie ai Giardinetti dell'Acquasola, da dove si scorgeva il tetto, nient'altro che il tetto, di un palazzo della Strada Nuova, sontuosa dimora della marchesa Ginevra.

Agosto, settembre e ottobre, passarono come in un sogno delizioso. Oh, le belle passeggiate ne' dintorni! le scorpacciate di more sotto al grand'albero, con la faccia e le mani impiastricciate di rosso, facendo a rubarsi le più grosse, e le più mature! Oh, le belle sere passate al lume di luna nell'aia, sdraiati sulla paglia, a sentire l'allegre canzoni de' contadini, accompagnate dallo scaccia pensieri; o i cori stupendamente intonati con quelle cadenze larghe e malinconiche che fan vibrare le parti più riposte del cuore! E la raccolta delle frutta nell'autunno, e la vendemmia con i balli nel prato al suono dello zufolo accompagnato dall'accordo delle voci dopo la tramuta! che lo studente, ritornato a Palermo, alzava la faccia spesso dal libro, e con l'anima inondata di mesta tenerezza, restava assorto in que' ricordi, fra' quali si moveva la figura della cugina col visino bianco tanto simpatico, e gli occhioni bruni e le grosse trecce nere che soleva portare sulle spalle. E or la vedeva seduta in casa, curva sul suo lavoro d'ago o di ricamo; or in mezzo a' campi per la viottola costeggiata di siepi di sambuco, con una rosa fra' capelli; or seduta nell'aia col bel viso illuminato in pieno dalla luna; or sotto al gelso, a rizzarsi sulla punta de' piedini, e stender la mano per cogliere una grossa mora: la manica del vestito scivolando, lasciava a nudo un braccio bianco come neve: oh, quella manica caramente indiscreta! Allora , aveva un bel rileggere il periodo, fare tutti i suoi sforzi per carpirne il senso; dopo due o tre parole la mente ricorreva dietro a quel caro fantasma. Pensava con un dolce trasalimento che una volta in cui lei gli mostrava certi cardellini che un contadinetto le aveva portati la mattina stessa, le loro mani s'erano incontrate nel carezzarli, ed essa s'era fatta rossa rossa: ricordava anche com'era vestita quel giorno.... d'una veste di mussola azzurro cupo, con delle mostre di tela color caffè crudo, aveva sul capo, e annodato sotto il mento, un fazzoletto di seta bianca: pensava che l'ultima volta ch'egli lasciò la villa, nell'accomiatarsi, aveva tenuto a lungo fra le sue la mano che la fanciulla gli abbandonava, e s'erano guardati a lungo negli occhi: quel suo sguardo l'aveva accompagnato come una carezza nel montare a cavallo, nel voltarsi indietro a salutar per l'ultima volta l

Aspettando che il Sultano fissasse il giorno per il ricevimento solenne, si fecero varie passeggiate, in una delle quali ricevetti «un'impressione» affatto nuova per me. Ci avvicinavamo alla Porta bruciata, Beb-el-Maroc, per rientrare in citt

A sedici anni i libri si chiudono e la veste si allunga; allo studio si sostituiscono le passeggiate, i nastri, i ghiribizzi, e al direttore si sostituisce.... Dio sa che cosa!... Basta! Basta! Basta!... Mi saluti. Se ne vada. Subito però... e non se ne parli più!.. Nina Ho sedici anni, ecco; e l’articolo ottavo parla chiaro. Vannucci Nina

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