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Aveva fissato colla Schönfeld, la sua grande confidente del momento, che in tutti quei giorni sarebbe andata da lei dalle dodici alle tre per ripassare la Carmen. Ma questo non era altro che un pretesto, un piano prestabilito. In uno di quei giorni ci doveva essere anche la visita dei due delle passeggiate, e allora, come per caso, sarebbe stata fatta la famosa presentazione. !

Altro fra i piaceri è quello dell'acque, e sotto questa denominazione intendo le gite in barca, in battello a vapore, le passeggiate lungo le rive dei fiumi o dei laghi, infine il nuoto, tutti esercizi che dilettano immensamente ed irrubostiscono i nostri muscoli. L'estate offre pure la sua parte di poesia.

Nelle lunghe passeggiate notturne avevo ordito la tela d'un nuovo romanzo, in cui avrei a piene mani versati i freschi fiori odorosi della mia fede e le folli candide spume del mio entusiasmo: e m'ero accinto all'opera sorridendo, forte di fiducia e di amore. Ma d'improvviso, pari a una molla lungamente compressa, era risorto il terribile pensiero flagellatore.

L'esistenza di Nicla s'era tanto accomunata con l'esistenza di Bruno, che la fanciulla non desiderava più d'avere ospiti per distrarsi; e quando giungevano amici e amiche e ad essi doveva sacrificare i convegni con Bruno, le passeggiate dal pomeriggio fino al crepuscolo, durava fatica a dissimulare il suo malcontento.

Fuori dell'ospizio abbiamo due bellissime passeggiate: l'una sulla strada che deve condurre a San Giovanni d'Andorno, l'altra al cimitero nuovo.

Almeno, se non vuoi farlo per obbligo, fallo per compassione: china i tuoi occhi sulla pianura e considera lo stato miserando della tua dilettissima figlia, la gioconda Napoli. Napoli si annoia, e siccome non suole fare mai le cose a mezzo, si annoia profondamente e coscienziosamente: rassomiglia ad una bellissima donna, pallida di spleen, col corpo abbandonato e le mani penzolanti, che ogni tanto apre la bocca.... per sbadigliare. Nulla può castrarla ed i suoi languidi occhi semichiusi non veggono d'attorno che cose vecchie; i teatri sono sempre gli stessi, e le emozioni che vi si provano, convenzionali; le passeggiate uguali, dritte e monotone; il cielo sempre sereno, il golfo sempre incantevole, i pomidori sempre eccellenti: sbadigli. Il sole va, viene, fa le smorfiette dietro qualche nuvola, pare che voglia andarsene e non tornare più, ma sono moine: ritorna e sempre col medesimo viso. La luna.... ma non parliamo di persone inutili. Tutto è cadenzato, registrato, previsto: nessuno scandalo, duelli..... leggieri, avvenimenti straordinarii pochini, le signore tutte in campagna o chiuse in casa per far credere che sono partite. Ci fu una, lotta amministrativa, ma ci si è campato fin troppo sopra ed ora è posta nel dimenticatoio; le alluvioni sono durate tre giorni, la quistione d'Oriente non attecchisce, quella del gran Caffè non interessa. Leda è risanata, i giovedì di ottobre riescono freddi e stentati. E Napoli sbadiglia a canto fermo, come se la sua Universit

E l'orso, contro l'uso, non fa neppur questo; interruppi io. Che orso male addestrato, non è vero? Quanto alle passeggiate, vede bene, signorina, che ne faccio. Ma da solo. L'ha mai veduto uno che si diverta da solo? Potrei dirle di , se avessi l'uso di guardarmi allo specchio. Ma io sono anche un orso mal pettinato. Infine, vivo da solo, com'Ella dice. E basta a stesso, non è così?

«Così passarono gli ultimi tre anni ch'io rimasi in collegio. Ci eravamo promessi di sposarci, quando la sua posizione sarebbe più assicurata. Era una promessa vaga, che si perdeva in un avvenire indefinito; ma io ne ero felice. Non avrei desiderato anticiparla. Dovevo fare la carriera del teatro. Ed allora sarei libera di vederlo sempre, di parlargli, di fare insieme delle passeggiate solitarie. Io viaggerei sola; egli mi verrebbe a vedere sovente. Mi pareva d'essere in una citt

Governava allora in Genova un Venanson, lo stesso che, richiesto da mio padre delle mie colpe, rispondeva non esser tempo di dirle; ma ch'io era a ogni modo dotato di certo ingegno e tenero di passeggiate solitarie notturne, e muto generalmente sui miei pensieri; e al Governo non andavano a sangue i giovani d'ingegno dei quali non si sapeva che cosa pensassero.

Quando si arriva in un paese appartato per dimorarvi qualche tempo (io ho villeggiato per tre mesi a Genazzano la prima volta, e vi sono tornato ancora due volte nell'estate), uno dei primi pensieri, dopo aver trovato un'abitazione ed esservisi istallati, è quello di cercare le più belle passeggiate e quei luoghi dove si può gustare l'aria libera, il fresco, la tranquillit