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All'annunzio recatogli da Maria, egli si scosse, guardò l'orologio, e parve combattuto fra il desiderio di rivedere i suoi vecchi amici e quello di continuare il lavoro a cui s'era accinto.

81 Avea lasciato, come io dissi, Orlando Sobrino in terra; e contra il re Gradasso, soccorrer Brandimarte disiando, come si trovò a piè, venìa a gran passo. Era vicin per assalirlo, quando vide in mezzo del campo andare a spasso il buon cavallo onde Sobrin fu spinto; e per averlo, presto si fu accinto. 82 Ebbe il destrier, che non trovò contesa, e levò un salto, ed entrò ne la sella.

Odoardo s'era accinto a spiegare il sistema d'estrazione, ma Roberto disse: Vediamo.

A me il male ha profundato le parti di dietro, e sono incancherite. Onde la poveretta non bisogna che piú si mariti, ma che si muoia in casa overo in un monistero, benché sian brevi i giorni suoi. NARTICOFORO. Perché prima che mi fusse accinto a questo itinere, non mi avete reso cerziore di questo fatto? PANURGO. Che strada avete voi fatta al venire?

Allorchè Roberto s'era accinto a leggere la lettera di sua madre, Maria aveva chinato lo sguardo sul suo libro di temi. Però, mentr'egli scorreva rapidamente i foglietti vergati dalla signora Federica, gli occhi della giovinetta s'erano alzati più di una volta dal quaderno e avevano cercato di indovinare nella fisonomia dell'ingegnere l'impressione prodotta in lui da quella lettura. Una lettera della mamma? Pareva a Maria che dovesse di l

³⁹⁰ Iulian., 340, 20 sg. ³⁹¹ Iulian., 342, 7 sg. Per sentire quanto v’ha di strano e di interessante in queste considerazioni e in quest’aspirazione alla vita tranquilla e serena del filosofo, dobbiamo ricordare che ci vengono da un uomo il quale si era accinto alla più arrischiata delle imprese, un uomo che, dal fondo della Gallia, era venuto, con una piccola schiera, ai Balcani, onde strappare al cugino Costanzo la corona imperiale. Come mai un uomo siffatto, appena raggiunto lo scopo, si abbandonava allo scoraggiamento, al desiderio di solitudine studiosa? Certo, Giulio Cesare, passato il Rubicone, Bonaparte, dopo il 18 brumajo, si sarebbero espressi come Giuliano. Che vi sia, nella lettera a Temistio, come in tutti gli scritti di Giuliano, una parte la quale non è che un esercizio scolastico non lo si potrebbe negare. Ma, pure, chi legge questa lettera sente che la tesi non è inventata a freddo, e riproduce veramente una data condizione di spirito. Giuliano era essenzialmente un’anima contemplativa. Non era un ambizioso; non fu il desiderio del potere che lo spinse alla sua perigliosa avventura. Se non ci fosse stato un movente d’ordine ben diverso, egli forse non si sarebbe mosso dalla Gallia, e non avrebbe accettata, dai suoi soldati, la dignit

Talvolta passava nell'altra stanza a salutar Damiano, innanzi che uscisse; e quando lo vedesse un poco più sereno, si faceva animo a dirgli che per certo egli le nascondeva qualche cosa, e che essa un o l'altro lo voleva proprio sapere. Parlavano sommesso, per non farsi udir dalla madre; ma Damiano non volle rivelare nemmeno a lei il gran tentativo al quale s'era accinto; cosicchè quand'essa, una mattina, sorridendo insieme e arrossendo, gli chiese se mai fosse innamorato, che poco dormiva e usciva prima del sole: , mia Stella! le risponse, e d'una bellezza così grande, che mi far

Pubblicato il volume io non pensavo certo a farlo seguire da altri, quando sopravvennero due fatti nuovi che fecero nascere in me una idea ancora indeterminata dell'opera a cui mi sono accinto. Il primo fu un articolo di G. S. Gargano, sul «Marzocco» di Firenze, articolo che oltre a parole fin troppo lusinghiere per la mia versione, conteneva come un ringraziamento per avere con essa fatto conoscere ai lettori italiani il capolavoro della fantasia shekspiriana nella sua integrit

Ora noi dobbiamo studiare quale fosse precisamente la dottrina di Giuliano, quali le sue norme direttive nell’impresa a cui si è accinto di restaurare il Paganesimo, quale lo scopo essenziale a cui egli mirava. Per questo studio, noi dobbiamo usare le opere stesse di Giuliano. È Giuliano che, con la sua voce, deve illuminarci sulle sue intenzioni e narrarci la storia del suo infelice e così interessante tentativo. Primieramente noi cercheremo di formarci un concetto delle idee filosofiche che costituivano il fondo del pensiero di Giuliano. Noi sappiamo ch’egli era un allievo di Giamblico e di Massimo, cioè di quei maestri neoplatonici che gi

Dopo aver visitato questa casa, mi son seduto sopra un banco di pietra che stava di fronte e mi sono accinto a farne uno schizzo nel mio album: sono stato subito circondato da molti cittadini, e nel vederli soddisfatti di ciò che stavo facendo, ho compreso che quel monumento del passato ispirava loro un sentimento di orgoglio patriottico. Si son lagnati però meco amaramente di quei quattro papi, loro compatriotti, che poco avevano fatto per la loro citt