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A me il male ha profundato le parti di dietro, e sono incancherite. Onde la poveretta non bisogna che piú si mariti, ma che si muoia in casa overo in un monistero, benché sian brevi i giorni suoi. NARTICOFORO. Perché prima che mi fusse accinto a questo itinere, non mi avete reso cerziore di questo fatto? PANURGO. Che strada avete voi fatta al venire?

PEDANTE. Ecco mi trovo afflitto da tante contumelie; sed «patienter ferre memento». O l'aria di Napoli è tanto ottusa che ottunde gli anfratti auriculari che non vogliono intendere, overo hanno qualche cacademone nel capo. GIACOCO. È lo vero che tu hai no demonio che te caca nduosso; e se me ntrattengo troppo con tico, che quarcuno non cache ncuollo a mene. Se si' spiritato, fatte nciarmare.

PANURGO. Pregheremo Alessio nostro amico, overo ne allogheremo alcune, se ci mancano. ESSANDRO. Qui bisogna prestezza, ché la ruina è vicina. Vai e ritrova il parasito e Alessio, e reca le vesti a casa tanto presto che quando io stimi che cerchi le cose, ti trovi a casa. PANURGO. Me ne vo, dunque. ESSANDRO. Dove?

O madre, che amara novella m'hai tu data! o quanto piú grata mi saresti, se conceputo non m'avessi o generato in questa vita, overo uccisomi nella cuna. Che obligo debbo averti della vita, che m'hai data, se con una amara nuova mi togli la vita e l'anima insiememente?

Se le doble saranno da scudi cinque l'una, di valore di lire otto per scudo, le note saranno queste, cioè 40, 22, 19-32/40, overo 4/5, il qual rotto significherá quattro quinti di una di queste doble, come sarebbe a dire scudi quattro.

CRICCA. Non sapete che la negromanzia è refrigerio di quelli miseri che si trovano in qualche strabocchevole desiderio? PANDOLFO. Overo che trasformasse qualche persona in Guglielmo.... CRICCA. Che non trasformi voi in una bestia! PANDOLFO. ... e che quel facesse le mie nozze.

Avimmo ditto 'e ccere, 'e sciure... Ah!... Mo' ce scurdavemo 'o mmeglio... E 'a messa pezzuta? Uh, overo! Sapite c'avite fa? Quann'è dimane susiteve nu poco cchiú ampresso e ghiate addo' rettore 'e Sant'Eliggio. Chillo scenne albante iuorno pe dicere 'a messa, e 'o truvate sicuro. Faciteve 'a fiura. Anze, vedite c'ha dda tené pure 'e mmedaglielle. ...

PIRINO. Questo secreto l'ho provato molte volte e non mi è riuscito. FORCA. Perché non sai tutte le cerimonie che vi si convengono; overo farò esperienza di una certa onzione. PIRINO. Che onzione? FORCA. Medolle di ossa di bue cotte in certi pasticci, grasso di caponi in suppa, e la domenica mattina a digiuno li ongerò la gola.

Nun è overo! Nun è overo! Poi quella di don Peppe, come un urlo: Me l'ha ditto a me! Succedette un gran romore, come di seggiole rovesciate. Il calzolaio s'alzò, impensierito. Le vicine erano diventate pallide. A un tratto risuonò un grido femminile, terribile. L'uscio si spalancò. Venne fuori donna Maria che voleva parlare e non poteva. Agitava le braccia, barellando.

Potrebbe ben poi essere che alcuni prencipi e signori darebbono del suo proprio la detta annua provigione, overo che pagherebbono le dette fatture o in tutto o in parte, non solo quando facessero lavorare per loro conto, ma anco le pagherebbono cosí per molti altri, da' quali fossero portati e posti gli argenti ed ori di minère, o grezi, o simili, nelle loro zeche per farli coniare, e forse anco userebbono a questi tali qualche altra cortesia; e ciò farebbono essi prencipi per far conoscere la loro grande liberalitá e magnificenza, ed anco per ampliare maggiormente le sue degne memorie ed onorate imprese.