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Il desiderio di mangiar di grasso stuzzicava sovente i cittadini a procurarsi in varie guise l’autorizzazione del cibo proibito.

Le pareti, scombiccherate anch'esse da scene mitologiche, nelle quali si era sbizzarrita la fantasia di un pittore, che vedeva tutto grasso, paffuto, adiposo, erano fortunatamente quasi tutte coperte sino ad una certa altezza da scaffali pieni zeppi di libri. Come abbiamo detto, suonavano le dieci. Lo studioso non pareva stanco, anzi era forse più che mai infervorato nelle sue ricerche.

Don Pio, nella cui mente era infatti penetrato il suggerimento del Caruso, ascoltava con orecchio distratto i discorsi delle persone che aveva a fianco e teneva l'occhio intento sul Rosati e su quel tipo strano di uomo grasso e senza energia, che pareva avesse concentrata nell'occhio tutta l'attivit

CAPPIO. Lardone, se cosí è, or è venuto il tempo che daremo un poco di legno santo e di salsa alle tue veste e le guariremo della peluia che l'ha fatto cadere il pelo; ed alla fame del tuo corpo gli daremo una medicina di zuppe lombarde, di pignatte maritate, di capretti allattati da due madri, di maccheroni fatti di molliche di pane e di pelle di capponi bogliti nel brodo grasso di galli d'India.

A questo punto il vecchio dottore si tolse la mano dagli occhi, e, levando il volto, affissò attentamente il volto della contessa Fanny, chè tale ora si poteva a buon diritto chiamare; e poichè qualche cosa era necessario rispondere, così il dottore disse: Io sono della vecchia scuola, signora contessa; ma io credo che chi è nato grasso e grosso non potr

«Subito, senza dare neppure il benvenuto al cacciatore, la giovane accorse per vedere se il daino ucciso era grasso, e nella sua fretta fece un passo falso e cadde sul limitare della capanna. «Jena la guardò con disgusto e pensò: « Io credevo di essere felice, ma vedo che mi sono ingannato. Tienti pure il daino, o donna ingorda: te lo regalo!

Le signore, all'appressarsi di uno zigaro, fingevano il deliquio: alla vista di una pipa inorridivano del pari il gracile e il forte sesso. In materia culinaria, l'istinto pubblico tendeva al grasso e al pesante.

Per questo appunto la curia gli aveva concesso un coadiutore in don Vincenzo, pretucolo grasso, bracato e piaggiatore, il quale menava la vita facendo della mensa un altare, e dell'altare una mensa.

Quando furono sulla via, Balena che era rimasto un po' indietro, fu udito dire; come i pasticcini fossero fatti col grasso di maiale e non col burro, cosa nocevole alla sua gola delicata! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un disguido costato meno caro di quanto poteva.

E per dimostrare che il grasso rende lucida qualsiasi sostanza, agguanta un pezzo di carta e lo vernicia con singolare destrezza, e con un sorriso di compiacenza; afferra quindi un giovinotto, e sempre declamando e gesticolando gli lustra una scarpa. Il giovane è raggiante di soddisfazione, quasi non è ancor persuaso della fortuna toccatagli, poichè non gli è accaduto mai, dacchè è al mondo, di avere una scarpa lucida. «Vedete, dice il professore, questa scarpa pareva poco fa la scarpa di un porco, ora riluce come l'argento; un bambino appena nato potrebbe ridurla così, senza la menoma fatica». Il giovinetto se ne va con una scarpa lucidata e l'altra no, e non alza l'occhio per tutta la strada dalla sua scarpa lustra, come se volesse specchiarsi nella sua felicit