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E per desiderio di pace Buonvicino si condusse sotto l'atrio, ove la tettoja proteggeva i muricciuoli, disposti ai pitocchi che numerosi, principalmente nella carestia d'allora, venivano per le zuppe ivi distribuite ogni mezzodì. Sulle pareti d'allato vedeasi la storia, vera o leggendaria della istituzione degli Umiliati: e chi oggi in quel palazzo ammira i capolavori degli artisti antichi e le mediocrit

Qui andaron al tinel, dove parate son le vivande, ed altro ch'uova sode! Pasticci si vedean, marmite piene, zuppe, salvaticine ed ogni bene. Qui stava Berta dal gran piè, consorte del conte Gano ne' secondi voti; Baldovin figlio, e della nera sorte due frati grassi, in cèra assai devoti, che facevan crocioni in sulle torte.

Non occorre uno studio per conoscere come si nutrisse la povera gente che viveva col lavoro delle braccia. I cibi meno costosi, presi dal regno vegetale, erano il suo alimento ordinario. Zuppe d’ogni maniera di legumi e di verdure, il meglio che essa potesse permettersi quando il frutto del lavoro glielo concedesse, o solo in qualche giorno della settimana. Il suo alimento però era sempre a base di pane, quando fino, di buona qualit

Molti preton, molti fratoni accorti sosteneano i partiti secolari, come color che tengon da' piú forti per l'amor delle zuppe e de' danari. Non lasciavan però di vista i morti, per beccar anche l'obol degli altari: cosí sendo or filosofi ed or santi, erano onesti e facili e forfanti.

Al di sotto delle zuppe, come si chiamano tra noi, andavano altri cibi: fave lesse non isbucciate, minestre ed erbaggi, che costavano solo la cottura e non sempre esigevano condimenti di olio, bastando il vilissimo sale di Cammarata o quello migliore di Trapani ed il pepe selvatico della citt

CAPPIO. Lardone, se cosí è, or è venuto il tempo che daremo un poco di legno santo e di salsa alle tue veste e le guariremo della peluia che l'ha fatto cadere il pelo; ed alla fame del tuo corpo gli daremo una medicina di zuppe lombarde, di pignatte maritate, di capretti allattati da due madri, di maccheroni fatti di molliche di pane e di pelle di capponi bogliti nel brodo grasso di galli d'India.

Ad ogni mutamento di piatto, il piccolo andava in giro collo smoccolatoio la fuliggine pioveva nelle zuppe.

Mi ricordo d'uno scrittore di certe Mémoires sur la Hollande, che inveisce con impeto lirico contro il mangiare degli Olandesi, dicendo: Cos'è questo mangiar zuppe alla birra? questo mescolar carne e confetti? questo divorar tanta carne senza pane? Altri scrittori di libri sull'Olanda hanno parlato dei loro desinari in quel paese, come di sventure domestiche.