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Aggiornato: 25 giugno 2025
Debbo strigarmi dalla storia del Louvre, narrando che Luigi XIV destinò una parte del palazzo all'Accademia francese, a quella delle scienze, e ad altre consimili, magnificamente istituite da lui; un'altra parte alla stamperia reale, alla zecca delle medaglie, agli archivii e via discorrendo.
Di fronte a tali e tante ricompense come non esser compresi di ammirazione per Matteo Imbriani, che in un momento di santa indignazione si sente disonorato dalle medaglie guadagnatesi in battaglia contro gli austriaci, e in piena Camera dichiara di volerle buttare in faccia al governo italiano?
La viva luce che illuminava la chiesa pareva che trasformasse i vetri rotondi delle grandi arcate in tante medaglie d’argento, e le figure dei mosaici, a colori smaglianti, nuotavano nel fondo d’oro, mentre le onde armoniose della musica passavano sulla folla.
Al Grimani nel maggio dell'anno 1523 Andrea Gritti subentrò, i talenti e le geste famose del quale furono e da Bernardo Navagero in una orazione latina lodate, e da Nicolò Barbarico nella vita di lui, per cura impressa del sopra lodato cavaliere ab. Morelli, pulitamente encomiate. Le Oselle annualmente coniate sotto il suo principato non ricordano alcuna delle sue imprese, né offrono nelle loro impronte memoria alcuna de' patrii avvenimenti. Quindici anni e tre mesi rimase questo doge sulla ducale sede, e nelle sedici medaglie da lui alla nobilt
Le medaglie, la gamba di legno, il berretto, il colonnello fecero un effetto magico, di maraviglia, di rispetto, di commozione sull'animo del giovane trentino, ancora oppresso dalla soggezione di don Giuseppe e ancora fresco dalle ansie del confine, per via dei sigari di contrabbando.
Quindi tutto ciò fu figurato dagli antichi romani, percioché, quando imprimevano la dea Moneta sopra le loro medaglie, la faceano sempre stante in piedi e non mai a sedere, come di ciò ne fa menzione Enea Vico nel capitolo IV del primo libro dell'opera sua, nella quale si tratta Della nobiltá delle medaglie antiche; e ciò faceano per dimostrare che le monete, di propria natura, stanno sempre in andare.
Si teneva Evelina sotto braccio, sfoggiava la sua tenerezza paterna e presentava agli "onorevoli e cari amici" il suo segretario particolare "lo sposo" Pietro Laner.... il quale, povero diavolo, era tormentato da una emicrania spaventosa. Anche Taddeo, che veniva in fine, era notato per la gamba di legno, le medaglie, il vestito mezzo da garibaldino, e destava molta simpatia.
Ma le pubblicherò in altro luogo piú proprio: bastandomi che qui resti chiaro quanto s'è ingannato Plinio, dicendo che l'oro «nec pondere aut facilitate materiae praelatum est caeteris metallis, cum cedat per utrumque plumbo». Onde io per me non so come, nel paragonarlo all'argento, si possa altro vantaggio ragionevolmente assegnar all'oro fuori dell'esenzione dalla rugine, a cui soggiace l'argento anco piú puro, vedendosi molte medaglie antiche d'argento che ne hanno sentito il dente; il che in quelle d'oro non s'osserva.
Non parlate di me, che non c'entro; rispondeva egli a coloro che volevano riferire agli insegnamenti suoi il merito di un così valente discepolo. Io non gli ho insegnato quasi nulla. È venuto da me come poteva andare da un altro, e da un altro sarebbe riescito lo stesso che è riescito da me. L'unica differenza che io posso ammettere è questa, che un altro si sarebbe ingelosito di lui, lo avrebbe tenuto giù, molto giù, e non gli avrebbe certamente dato da dipingere una tra le medaglie a lui allogate. Io, invece, ho fatto per Spinello Spinelli quel che si fa, o che si dovrebbe fare, per un amico. Ma, per carit
E tutto questo pareva poco per manifestare la letizia infinita del fatto, sicchè allogava a valenti pittori parecchi quadri che rappresentano, il primo Coligny investito da un sicario cattolico mentr'esce dal Louvre; l'altro la strage orribile degli Ugonotti; il terzo Carlo IX che in Parlamento si vanta di avere sollevato il boia in cotesta fatica; questi quadri durano tuttavia nel Vaticano nella sala appellata dei Re (e ci stanno bene) la quale precede la cappella sistina. La memoria di cotesta scalleraggine compariva raccomandata anco troppo alla esecrazione pubblica, ma non contenti i preti degli affreschi vollero commetterla anco alle medaglie; di vero Gregorio XIII ne fece coniare una, e stupenda la quale certo gesuita dabbene ci descrive così: da un lato rappresenta il macello orribile esegito da 60,000 uomini degli eretici nella capitale, nel corso di tre giorni e di tre notti, secondo il consiglio di Dio sovvenuti dal suo aiuto celeste ; dall'altro è la immagine del buon Gregorio. Per colmare lo staio il santo Padre spediva in Francia legato a latere il Cardinale Orsino con la istruzione, che insista fortemente perchè la cura tanto bene incominciata co' rimedi bruschi non guasti con importuna umanit
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