Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 12 giugno 2025
Milano, 1 novembre 1859. Dev.mo obbl.mo ALESSANDRO MANZONI."
Marco mangiava poco e distrattamente, ed appena aveva finito, pigliava un giornale o un libro per aspettare il caffè, poi se ne andava nella sua camera. Qualche volta la signora Bellazio lo pregava di accompagnarla a teatro. «Al Manzoni c'era la compagnia Pietriboni che dava una nuova commedia di Ferrari.
Il Manzoni e Vincenzo Monti. Il professore Stoppani narra un aneddoto, secondo il quale il giovinetto Manzoni sarebbe stato corretto dal vizio del giuoco, per un solo affettuoso rimprovero che gli fece Vincenzo Monti. "Il così detto Ridotto del Teatro alla Scala" era allora precisamente un ridotto di biscaiuoli. L'inesperto Alessandrino si era lasciato prendere all'esca, confessando egli stesso più tardi che si sentiva gi
Costui aveva voluto mostrarsi più manzoniano dello stesso Manzoni. La glaciale figura di Lucia e la mirabile analisi del cuore della monaca di Monza (gi
Saranno le due e mezza. Vuoi che ci avviamo? Mi accompagni in via Manzoni? Sì, poi rientro all'albergo. Si avviano per uscire, passando per la sala da pranzo. NICOLETTA, come se fosse l
"Continua," risposi, e lo guardai con tanto d'occhi, stentando a persuadermi che fosse un contadino, benchè non ci potesse esser dubbio. Stette un po' senza parlare e poi disse: "Voi," e appuntò il dito verso di me, "avete perduto un grande poeta." A questa uscita, poco mancò che non facessi un salto. "Sì, Alessandro Manzoni," risposi; "ma come diamine sapete tutte queste cose?"
Ma quando, a giorno fatto, la povera donna si alzò, non brillava il sole. Dal cielo grigio di novembre scendeva un'acquerugiola fina, di quelle che minacciano di durar per un pezzo. Dalla finestra che dava sulla piazza di San Fedele la Teresa vedeva i fiacres gocciolanti immobili sotto la pioggia, coi cocchieri avviluppati nell'impermeabile e i cavalli coperti il dorso da una tela cerata. In mezzo alla piazza la statua in bronzo di Alessandro Manzoni acquistava in quell'umidit
Il Manzoni, per sua natura, s'accostava, invero, più al fare un po' rigido del Parini che a quello pieno ed ampio, ma un po' reboante del Monti; quindi il Monti, che pur lo lodava tanto, desiderava in lui alcuna maggiore larghezza e rotondit
Quando il Manzoni scrive, nell'anno 1803, al Monti, lo fa gi
Ma vi ha di più: io sono lieto di potervi oggi recare una nuova prova meravigliosa della precoce potenza, con la quale Alessandro Manzoni sentì sè stesso. Uno de' più geniali amici della sua vecchiaia, il professor Giovanni Rizzi, poeta gentile e sapiente educatore, conservava inedito presso di sè un mirabile Sonetto, composto dal Manzoni nell'anno 1801, il che vuol dire sul fine del suo quindicesimo o sul principio del sedicesimo anno della sua vita. Egli mi permise, per tratto di grande amorevolezza, in questa occasione a me tanto solenne, di levarlo dall'oblio immeritato, in cui rimaneva da settantasette anni. È, come vedrete, un ritratto fisico e morale che lo stupendo giovinetto faceva di sè stesso; vi è qualche cosa d'ingenuo nell'espressione, ma nel tempo stesso vi si ammira, insieme con una grande e preziosa sincerit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca