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Aggiornato: 12 giugno 2025
O Lidia, potessi darti una posizione agiata e vivere a lungo, se mi ami: e se non mi ami, morire presto per lasciarti libera e con qualche mezzo. 30 marzo. L'altro dì, credendo di vederti, o Lidia, ho sentito una specie di ebbrezza: ieri, cercandoti nella via Manzoni, ho sentito uno spavento che non Ti so dire. E chi sei tu?
Dopo le Speranze d'Italia lesse una raccolta di poesie patriottiche, del Berchet, del Foscolo, del Manzoni. Imparò a mente i cori del Conte di Carmagnola, e la sera li ripeteva tra sè nel silenzio del dormitorio buio, e si addormentava mormorando con fervore quei canti di guerra. Erano le sue preghiere.
Sopra la luna di miele manzoniana noi non abbiamo altre notizie, oltre quelle che il Sainte-Beuve e il Loménie avevano potuto raccogliere dai ricordi del Cousin e del Fauriel. Il Manzoni, gi
Il Manzoni poeta cristiano detta ancora queste pie parole al fiero Conte condannato a morte: E tu, Filippo, ne godrai! Che importa? Io le provai quest'empie gioie anch'io; Quel che vagliano or so.
E ricordando la famosa grida citata dal Manzoni, aggiunse con voce tranquillamente allegra: «Per rapto de dona honesta». Non faranno niente, disse Filippo. In ogni modo, ci penserò.... Bravo, pensaci! Il Procuratore del Re penser
Qui, dove torna pure ad affacciarsi in parte il poeta de' Sermoni che si mostra alieno dai pubblici affidi, appaiono chiare le ragioni, per le quali il Manzoni, disgustato della societ
Per il popolo il Bambino nasce ogni anno. Il Manzoni si riporta col suo pensiero all'anno storico della nascita del Redentore, per profetare che un giorno il Bambino sar
L'Autore della Biografia del Manzoni che si legge ora nel Supplemento all'Enciclopedia popolare del Pomba, preferisce invece far credere che il Manzoni abbia scritto il Carme per l'Imbonati, per riconoscenza della pingue eredit
In una lettera del marzo 1806 diretta da Parigi al Pagani, il Manzoni si esprime così. "Scrivimi presto, te ne prego per me e per mia madre, che legge le tue lettere coi miei occhi. Ella t'ama quanto io t'amo. Ella è continuamente occupata.... ad amarmi e a fare la mia felicit
Faceva un gran caldo. Aprimmo il balcone; ci sedemmo l'uno accanto all'altro tenendoci per mano, e guardando, giù nella via, le signore che andavano al teatro Manzoni a piedi ed a capo scoperto per pigliare il fresco. Eravamo sereni ed ilari come due fanciulli. Io gli dissi: « Ecco, io non potrò mai andare a teatro con voi. Eppure sarei tanto felice se lo potessi.
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