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Non credo; è perversa per natura, lo sapete. Anche donna Livia tenta persuadermi di ciò che voi dite, ma io vi penserò ben bene... Mi duole che la venuta dei figli del nostro sventurato zio abbia dato luogo a tristi scene. Oh bene, cercheremo dimenticarle!

Eppure, ti è noto che se non avessi fidato nella rassegnazione di quell’uomo strano e vanitoso, io non mi sarei mai legata a lui dopo di averti conosciuto. Mario A me è noto solamente che a lui ti legasti. Clelia Ma con quali speranze?! Mario Speranze inverosimili! Clelia È vero.... Mario Ne convieni. Clelia Ne convengo perchè, difatti, ebbi a persuadermi che m’ero illusa.... Mario

Una così deliziosa cosa! A chi non piace la musica di Beethoven, amici miei? Gli è che non sapevo persuadermi come dentro ci fosse proprio lui. Egli certamente è presente ancora all'esecuzione della sua musica, il suo spirito aleggia intorno. E la musica trema con divino ed infinito sospiro di sentimento, la melodia culla l'anima. Io avevo ben riconosciuta la Pastorale. Ricordate, voi, amici?

Nipote crudele e insensibilela interruppe impazientemente la zia, «voi dunque tentate persuadermi che non ho motivo di querelarmi? Che mio marito è in una posizione brillante? che il mio avvenire è consolante, e che i miei affanni son puerili e romanzeschi come i vostri? Strane consolazioni!

Ho avuti molti altri bianchi, ma ho dovuto persuadermi che fanno molte promesse e mantengono poco, per finire poi ad immischiarsi negli affari religiosi, ciò che io non tollero, perchè stimo buona la religione del mio popolo e non voglio che la cambii. Ma questi sono italiani come te, e tu sei tanto bravo e onesto che i tuoi compatrioti devono esserlo pure loro. Siate dunque i benvenuti

Ella aveva la voce fioca e carezzevole, senza alcun accento insolito. Tranne l'insistenza nel persuadermi ad andarmene, null'altro accusava in lei il proposito funesto. Ella pareva prostrata di forze ma calma. Di tratto in tratto chiudeva gli occhi, come se il sonno le aggravasse le palpebre. Che fare? Lasciarla? Ma la sua calma a punto mi spaventava. Una tale calma non poteva venirle che dalla fermezza del proposito. Che fare? Tutto considerato, anche la mia presenza durante la notte sarebbe stata vana. Ella avrebbe potuto benissimo mandare ad effetto il suo pensiero, essendosi preparata, avendo pronto il mezzo. Questo mezzo era veramente la morfina? E dove teneva ella nascosta la fiala? sotto il guanciale? Nel cassetto del tavolo da notte? In che modo farne ricerca? Bisognava palesare tutto, dire all'improvviso: "Io so che tu ti vuoi uccidere." Ma quale scena sarebbe seguita? Non sarebbe stato possibile nascondere il resto. E che notte, allora, sarebbe stata quella? Tante perplessit

E vorrei anche persuadermi che gli uomini non sono tanto piccini, miseri, come mi paiono, e che questa vita vale qualche cosa, vale la pena di essere continuata, in questo o in un altro mondo. Io pendevo dalle sue labbra, avido di penetrare il segreto del suo cuore.

Non era quella la camera che il curato offriva agli scalpellini ed ai mulattieri; non tardai a persuadermi che per me si era scelto il locale delle grandi occasioni, in cui chi sa da quanto tempo nessuno aveva dormito. Ne può essere prova l'anedotto innocentissimo che mi piace contarvi, benchè affatto estraneo al soggetto.

Donna Livia, se voi volete persuadermi di questo vi avverto che sprecate il tempo. Del resto il mio amore non fa male ad alcuno. Lasciatemelo, duchessa, esso non può offendervi. Egli era assai triste nel terminare queste parole. Spero egualmente convincervi di quanto vi dico. Guardiamo, cavaliere, le passioni da una regione più alta di esse. Pensiamo a quali mali esse possono trascinare.

VIGNAROLO. Basta basta, so che tu cerchi persuadermi che non sia Guglielmo. CRICCA. Vuoi che ti faccia conoscere chi sei? VIGNAROLO. Te ne prego. To', togli questo! VIGNAROLO. O canchero ti mangi! col pugno mi hai rovinato una spalla. CRICCA. Hai sentito la botta, pezzazzo di bestia? VIGNAROLO. Sentitissimo!