United States or South Africa ? Vote for the TOP Country of the Week !


La signora Bellazio andò in persona a Gradate il giorno stesso per evitare che si facessero gli ultimi apparecchi; espose le circostanze che avevano inquietata pel momento la coscienza delicata di Marco, ed ottenne dalla signora Nardi, non solo una facile adesione, ma una vivissima approvazione per quella misura di prudenza, che mirava a non esporre sua figlia ad un matrimonio disgraziato. Le due vedove si separarono amichevolmente: I ragazzi sono giovani, conclusero; quando Marco sar

Il medico cominciò a mettersi in pensiero seriamente. Se vai di questo passo, ti ammalerai davvero, gli diceva. Ma tutto era inutile, e Marco dimagrava visibilmente. Sul finir di gennaio il dottor Andreoni prese a parte la signora Bellazio e le disse: Mia cara signora, bisogna assolutamente che quel ragazzo cambi modo di vivere, se non vuole ammalarsi.

La signora Bellazio si scosse di dosso qualche filo bianco, che le era rimasto dal riavviare la biancheria, e s'avviò verso l'uscio per andare nel salotto. Ma, prima che ci arrivasse, vide entrare il vecchio medico, che le aperse le braccia, e le disse: Sono qui tutti, e sanno ogni cosa. L'ho detto; non ne potevo più; ora che lei rimaneva sola...

Ma da quando hai la tosse? domandò tutta tremante. Da quando ti è venuto questo male? Chi lo sa? È il nostro male di famiglia; ne portiamo il germe nascendo... Ma questo non importa, soggiunse Marco sedendo accanto alla signora Bellazio, che a quel discorso era caduta sulla sedia in una profonda desolazione. Non importa ch'io viva qualche anno più o meno.

Marco mangiava poco e distrattamente, ed appena aveva finito, pigliava un giornale o un libro per aspettare il caffè, poi se ne andava nella sua camera. Qualche volta la signora Bellazio lo pregava di accompagnarla a teatro. «Al Manzoni c'era la compagnia Pietriboni che dava una nuova commedia di Ferrari.

Andando all'officina, dove per la fine dell'anno si dovevano fare delle riforme e degli ingrandimenti, Marco si prese un'infreddatura, che lo obbligò a stare qualche giorno a letto. La signora Bellazio fece subito chiamare il medico, e quando questi entrò in camera, Marco disse: Ci siamo, dottore; ora comincia la tosse.

Sei sempre stato forte, andava ripetendo. È la prima volta che dici d'aver la tosse. E poi, non rassomigli a nessuno de' tuoi fratelli, al babbo, poveretto. Rassomigli a me che sono robusta. Ma che! Ma che! Tu non hai nulla... Il tempo incalzava. Si chiamò il medico il giorno stesso; il dottor Andreoni, un vecchio che aveva assistiti tutti i figli ed il marito della signora Bellazio.

Marco provò un momento d'imbarazzo quando dovette annunciare alla signora Bellazio quella novit

Mise da parte quella fede, e guardò l'altra che stava sotto: «Elena Bellazio, maritata Villa, morta il 4 luglio 1871, nata il 10 agosto 1845Anche lei aveva ventisette anni, ed ha lasciati quei due bambini tanto gracili, che il padre dovette andare a stabilirsi in riviera per tenerli vivi coll'aria e coi bagni di mare. La gioia di Marco era offuscata.

Dopo un lungo colloquio col medico, che passò una parte della serata con lei, la signora Bellazio entrò da Marco, pallida ed abbattuta, cogli occhi ancora rossi, ed un gran peso sul cuore. Era una scena desolante. Avere in la certezza che il suo ultimo figlio era sano, che avrebbe potuto vivere, e vederlo spegnersi volontariamente per un pensiero ostinato, vederlo andare incontro alla morte straziante de' suoi poveri fratelli, era una tortura, per quella madre gi