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Aggiornato: 23 novembre 2025


La fanciulla, aveva tanto bisogno di sperare che cominciò a credere a quelle bugiarde parole; e sentendosi veramente venir meno per tutto il patir che fece, prendeva dalle mani della vecchia la tazza: ma non potendo inghiottire un sol boccone di pane, s'accontentò di bere una parte di quel caffè col latte.

Il contorno della figura lo avete veduto. Immaginate ora la fronte, breve, ma pura ne' suoi timidi rilievi, ombreggiata dai riccioli dei capegli castagni, traenti al bruno, e fatti parer quasi neri dal contrasto della carnagione bianca di latte, d'onde trasparivano gentili velature di rosa e di azzurro. Gli occhi non erano grandi ma conferiva loro un aspetto di nobile ampiezza sotto l'arco sottile e spiccato delle sopracciglia, sotto cui si disegnavano leggermente infossate le palpebre. Dalle ciglia lunghe e fitte aveva spicco il bianco delle pupille, un bianco perlato e vivido, che faceva parer nero un occhio castagno dai riflessi dorati. Le guancie tondeggiavano, senza troppo rigoglio; il naso era fine e diritto; breve lo spazio tra le nari elegantemente modellate e le labbra sottili, che non erano gi

Quando il vetro fu rimesso la vecchietta ebbe compagnia in casa. Ci venne un piccino malaticcio, debole, tutto pallido. Da quel tempo ella si fece vedere più di frequente; il piccino aveva bisogno del latte alla mattina, di pane fresco, di frutta mature.

Direttamente subisce la fermentazione lattica cioè lo sdoppiamento in acido lattico ed anidride carbonica. Il Koumis ed il Kefir son due bevande fatte con latte fermentato e che contengono in proporzioni diverse alcool, anidride carbonica ed acido lattico; questo ottenuto per fermentazione diretta, quello per fermentazione indiretta cioè preceduta dal mutarsi il lattosio in glucosio.

V'entrai: un ponte ingombrava mezza la navata; ritto sovr'esso un imbianchino gettava colla sua scopa, delle grandi spalmate di gesso e latte sui vecchi affreschi e cantava a mezza voce una canzonaccia profana.

Essendo questo il primo villaggio assolutamente dipendente dall'Abissinia, riceviamo una visita di un preteso direttore delle dogane che ci presenta del latte e un montone, ed assicurato da Naretti che non siamo negozianti, ma semplici viaggiatori diretti al re, ci dichiara esenti dai suoi diritti.

Aveva la rosolìa, singhiozzò Aldo, e non voleva mangiare che il latte che le scaldavo io... e non voleva dormire se non mi teneva la mano... Oh, Nancy! Nancy! non vuoi ricordare... e promettere? E questo Nancy lo ricordò. E promise. Rimasero seduti silenziosamente aspettando il ritorno di Anne-Marie. Nessuno dei due parlò più.

Quella sera Nancy scese sola a pranzo. Dopo la minestra, la signora tedesca parlò. Spero disse, indicando il posto vuoto accanto a Nancy che la bambina non sia ammalata. Oh, no, grazie, disse Nancy. Prende sempre del latte e un uovo alle sei, e poi va a letto. Secondo l'uso inglese, disse la signora tedesca. E soggiunse: E' stata, lei, in Inghilterra? , da bambina, disse Nancy.

Affogar nel latte, che morte! E non c'era anche il pericolo di annoiarsi un pochino, con tanto latte per tutto pasto? Veramente, per rompere la monotonia c'era l'ospite, il capitano Dutolet. Ma c'era proprio? o non era piuttosto l'ombra di un ospite?

Giro intorno, a duecento metri d'altezza, sul prato tutto impregnato del latte di materna felicit

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