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L'amante mio ma forse egli era l'amante? mi guardava come spaventato, e bene spesso io ho visto in lui la mestizia di una immensa delusione. Sentivo, così, vagamente, di decadere nel suo spirito, e mentre ciò mi esasperava, mentre io lo trovava un gelido sognatore, un poeta dell'amore, un ardor di passione mi spingeva a lui potentemente, come alla sola creatura umana degna dell'amor mio.

Sally è la mia nipotina prediletta, proseguì il vegliardo, crollando la testa bianca. Ah! povera piccola Sally! povera piccola Sally! La signora Avory, immobile, lo guardava. Un terrore senza nome, un terrore lento, gelido, s'insinuava come una serpe nel suo cuore. Edith! E' Edith... che tosse un poco, sussurrò. ~E' Sally~! gridò il vecchio, rizzandosi in piedi.

Paolo non rispose: le avvinghiò le mani avidamente, gliele coperse di baci: quindi tentò di attirarla a , protendendosi verso di lei per baciarle il volto; ma ella rigidamente si sciolse dalle sue strette, gli mormorò un: Lasciami! gelido e aspro e si levò lentamente in piedi.

Tale accento di dubbio, di sorpresa e di profondo dolore, si leggeva in volto a tutte le persone in Courmayeur, verso il mezzogiorno del 25 agosto 1895, quando giungeva dal Colle del Gigante la guida francese apportatrice del triste annunzio della morte di Emilio. In men che non si dice, a tutti fu nota la disgrazia. Fu come un vento gelido di morte scendente dalla montagna ad imprimere su tutti gli animi lo sconforto; come per incanto scomparve quella gaia serenit

A ventiquattro miglia da Roma, in una delle più belle vallate della Campagna romana, irrigata dal gelido Aniene, giace la famosa abbazia dei Benedettini di Subiaco. Gli Appennini distaccano qui una catena di monti, le alture Simbruine, che dividono lo Stato della Chiesa dal Regno di Napoli, la terra di confine del quale è l'antica regione dei Marsi, oggi Marsica, provincia appartenente agli Abbruzzi. L'Aniene scaturisce su questo confine, sopra Filettino, e, precipitando impetuoso, forma una lunga ed in parte angusta valle, che fino a Tivoli è limitata da monti ricoperti di boschi di castagni e di olivi. Sulla sommit

Ella era diaccia: un sudore gelido le veniva giù pel volto e le bagnava pur le mani, che tremavano convulsamente. Longo, sbalordito, la scosse: Signorina... signorina!... Che avete?... Non v'impaurite... Non vi voglio far niente... La giovane s'irrigidiva. De' conati di vomito la facevano sobbalzare sul cuscini, gli occhi gi

Il cuore parla, ma la ragione giudica; quello si abbandona sovente agl'impeti generosi del sangue, questa non può sempre seguirlo ed è costretta a frenarlo, tal volta con un asciutto consiglio, tal altra con un gelido sarcasmo. Povera ragione! la chiamano fredda e severa, laddove essa non è che sincera. Se ella potesse! figuratevi se non farebbe anch'ella le sue brave pazzie!

Seguì un rantolo sordo; e un altro ancora, in cui le labbra si torsero. Gli erano tutti intorno, piangenti; Bovadilla innanzi a tutti, con la mano sulla fronte di lui, stillante il gelido sudore della morte. E le scoppiava il cuore, e avrebbe voluto dargli l'anima sua. La vide egli? la vide un'ultima volta, mentre alzava le palpebre, e le pupille stravolte cercavano ancora la luce?

A forza di pensare che dovesse chiamarmi Max, avevo dimenticato il mio cognome. Quel saluto mi suonò gelido, e ne fui sbalordito. Buon giorno! buon giorno, Fulvia; le risposi con aria affaccendata guardando il soffitto.

Donna Clorinda scivolò giù dal letto, in camicia, rabbrividendo al gelido contatto del pavimento sul quale i sui piedi nudi avanzavano. Attaccato al muro di faccia uno specchio accolse d'un subito, e a mezzo, la sua bizzarra figura bianca procedente con la lentezza d'un fantasma. A un momento ella ristette, e, vinta da un'abitudine irresistibile, vi si rimirò, quasi atteggiandosi.