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Aggiornato: 10 maggio 2025


A ventiquattro miglia da Roma, in una delle più belle vallate della Campagna romana, irrigata dal gelido Aniene, giace la famosa abbazia dei Benedettini di Subiaco. Gli Appennini distaccano qui una catena di monti, le alture Simbruine, che dividono lo Stato della Chiesa dal Regno di Napoli, la terra di confine del quale è l'antica regione dei Marsi, oggi Marsica, provincia appartenente agli Abbruzzi. L'Aniene scaturisce su questo confine, sopra Filettino, e, precipitando impetuoso, forma una lunga ed in parte angusta valle, che fino a Tivoli è limitata da monti ricoperti di boschi di castagni e di olivi. Sulla sommit

23 Un, detto de la Marca, e tre Angioini mostra l'un dopo l'altro, e dice: Questi a Bruci, a Dauni, a Marsi, a Salentini vedete come son spesso molesti. Ma de' Franchi val de' Latini aiuto , ch'alcun di lor vi resti: ecco li caccia fuor del regno, quante volte vi vanno, Alfonso e poi Ferrante.

I tempi degli Orsini e dei Colonna, di questi re della Campagna romana, i cui nomi e le cui imprese riempirono dei secoli, sono divenuti leggendarii, come il ducato dei Marsi. La rocca di Avezzano, oggi propriet

Tutta questa scena ha per centro il Velino; esso ha la natura distesa reverente ai suoi piedi, come un tappeto; il lago, le rive ridenti, i campi palentini bagnati dal Salto. Dal monte maestoso si staccano delle alture, sulle quali sorgono le antiche rocche dei Marsi, rovinate e corrose dall'edera, intere cittadelle medioevali con chiese, conventi e castelli. A destra si erge, come un'isola verde, e un tempo emergeva dalle onde del Fucino un colle roccioso, sul quale si trova la favolosa Alba Marsorum, o Fucentia, con resti di mura ciclopiche e antichi templi. In essa condusse melanconica esistenza Perseo, re della Macedonia, cui toccò la sorte di Corradino! In questa lontana Alba egli si sar

Delle malie ne sono state scritte infinite cose, beveraggi, incantesimi, mesture, voci fabulose, e lusinghe di Marsi, perchè quantunque i naviganti d'Ulisse si dicesseno per metafora grugnire con i porci, trattenuti dalle lascivie delle donne, Ercole avere amato fuor di misura, bagnato dal sangue di Nesso Centauro, e gli amori indotti per i veleni di Colco, e che si sappia che per queste cose si mostrano le sfrenate voglie della brutta libidine, nondimeno le lusinghe non son bastanti per loro stesse, ma insieme con gli incanti, da' quali non è preso se non chi vuole; e però, dice Omero, che Ulisse andò incontro a Circe, non col bacio, ma con la spada, il quale siccome non era preso dall'amore, così anco non fu ritenuto dagli incanti, i quali non nuocono senza la maligna industria de' demonj.

E duravano, pur risorte dopo quella cacciata, parecchie genti osche, ed altre dette latini, sabini, sanniti, marsi, peligni, campani ecc.; de' quali sará forse sempre impossibile determinare se appartenessero a questa o quella delle schiatte primarie, secondarie, od anche terziarie, o se e come si componessero di parecchie.

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