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Una campana che suonava a distesa ci avvertì di un pericolo imminente; urli disperati si alzarono da ogni parte. Qualcheduno disse: Tutti sopra coperta, tutti sopra coperta.

Ezio imparò a contare i gradini che menavano fin lassù e una volta arrivato si compiaceva di rimanere a «contemplare» la larga distesa azzurra che dilagava davanti. Non la vedeva propriamente con gli occhi, ma ne sentiva l'immensit

Gli giunse, netta e squillante, la voce di Loredana, la quale doveva essere nel salottino; e la fanciulla cantava a distesa, con pieno abbandono, come se tutta la bella gaiezza veneziana, come se tutta l'audacia della giovinezza avessero ripreso il loro dominio.

Un abbozzo preventivo del viaggio posso farglielo io con questa carta distesa in ampia scala". Così dicendo staccò una gran tavola geografica che stava appesa ad una delle pareti, e la stese sul tavoliere: donna Amalia e il Marchesino accostandovi i lumi vi portarono attento lo sguardo.

Lo scultore non levava gli occhi dall'immensa distesa delle acque, liquido smeraldo sotto le balze della costa, d'un azzurro carico come inchiostro più oltre, fino all'estremo orizzonte. Ecco la Vedetta.

Tu dubbi, e hai voler che si ricerna in aperta e ’n distesa lingua lo dicer mio, ch’al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi:

Attraversiamo il giorno dopo un vastissimo vallone per poi sorpassare, se così può esprimersi, una distesa di alture verdeggianti, ma spopolate, e fermarci presso un torrente che scorre a 1680 metri.

E con la mano distesa, il comandante della Pinta accennava verso garbino, o libeccio, se meglio vi piace, dove infatti appariva una lingua di terra all’orizzonte, forse venticinque leghe distante dalle navi.

E la giovane si rimise in cammino verso le Zattere, verso Flopi, che parevan le une e l'altro perduti in quella infinita distesa, densa e acre. Che cosa gli porto? si domandò Loredana. Gli portava il suo corpo, che la folla diceva mantrugiato da altri, e il disonore.

Qui orride balze nevose donde lo sguardo specola tutto intorno per lunga distesa di terre fino alla capitale lombarda; qui balze dove l’orizzonte si stringe e l’acque rinchiuse rumoreggiano, cercandosi stentatamente una via tra i massi; qui splendida verdura di pascoli e lunga sequela di fitte boscaglie, che vanno scendendo per varia vicenda di larici, quercie, faggi e castagni, fino alle regioni del salcio e del pioppo; dappertutto rigogliosa vegetazione, imperocchè il benefico sole non dimentica alcuna parte della terra italiana.