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Aggiornato: 15 giugno 2025


Portò a casa i suoi sogni, le sue fantasie, il suo bisogno di agire, di operare; volle mettersi al lavoro. Pure gli ronzava pel capo una domanda, che gli spiegasse i piccoli e grandi misteri di quella giornata: il latte profumato, i fiori, le frutta, la gente allegra, le voci della piazza, il crepuscolo, il benessere, la nuova vita, l'amore, il bisogno di amare e di sognare.

Delle guide, alcune dormivano pure, altre passeggiavano fuori della capanna, forse attratte dallo splendido orizzonte che il crepuscolo avvolgeva ne' suoi raggi fiammanti. «Mi accostai risolutamente allo straniero, e gli dissi in tedesco: « Signore, sono una donna sola, ed ho bisogno di un uomo d'onore. Posso contare su di voi? « Contate, mi rispose.

Incominciava a cadere il crepuscolo, allorchè Domenico, salito a cassetta, con piglio assai vivace, aveva sferzato i cavalli, che s'impennavano. Subito uscì, di dietro a un gruppo d'alberi, Cristina, sempre più pallida e più contraffatta.

Ma qual è il fiore che sempre mantenga la sua freschezza e il suo profumo? Ama la solitudine. Siccome tra il silenzio dei boschi puoi nel crepuscolo intendere il suono soavissimo delle campanelle lontane, così nella pace del cuore potrai sorridere all'armonia dilungantesi de' tuoi ricordi. Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo.

Il tempo non era mutato; lo stesso fumo rassegato di poc’anzi: pareva il tardo crepuscolo di un giorno di gennaio. E Lysbak? Dov’è Lysbak? Guardandomi intorno intensamente mi parve di scorgerlo a pochi passi smarrito nella nebbia. Era l

La figura di Garibaldi saliva fra le bandiere in una luce tragica di crepuscolo. Tutte le miserie e le ridicolaggini inseparabili da un comizio popolare erano scomparse: egli solo restava, e la dolcezza del suo occhio azzurro che nessuno vedeva e tutti sentivano, la semplicit

¹ Clizia mutata in girasole Io non impreco nessuno, e se una cenere si commuovesse entro la sua cella di morte, e mandasse un singulto.... oh! io non ho voluto aggravare la mano sul Grande che dorme. Stanno oltre il sepolcro nel giudizio di Dio il premio e la pena, la polvere ardisce usurpare l'attributo dell'Onnipotente. Quali occhi però seguiranno il Fatale fino alla tomba senza versare lagrime di sangue? Circondato di fastidii che avvelenano la esistenza e non danno il conforto delle grandi sventure, di gemere senza vergogna, trafitto di minutissime piaghe dalle quali a goccia a goccia distilla la vita, costretto a limosinare il pane presso coloro che pel battesimo di fuoco erano della sua religione....¹ che il cielo sia pio di riposo alla cenere del guerriero! dovea egli, lo immenso, che aveva riguardato l'universo da tale una altezza, che appena a mente umana è concesso immaginare, lasciarsi cadere basso? A lui stava morire per la spada dei valorosi, o per la perfidia della paura. Non si aspettava a questo?² E che? colui che indagava schernendo i vizii degli uomini, e li toglieva a fondamento della propria potenza, doveva affidarsi alla virtù? Nell'Isola, dove, nuovo Prometeo, lo incatenava un odio profondo, ogni giorno lo infiammato pianeta gl'insegnava come doveva morire l'uomo, che non aveva conosciuto pari sopra la terra, però che quivi il sole, non come nei nostri climi, sia accompagnato dal mesto crepuscolo, ma comparisca improvviso nella pienezza dei raggi sul firmamento, ed improvviso lo abbandoni allo impero dell'ombreChi sa quante volte lo austero contemplando l'esempio solenne piegò vinto la faccia, e mormorò parole di dolore su la perduta occasione! Oh! se, cadendo, in lui non fosse scomparso l'eroe! Oh! s'egli stesso non avesse svelato il segreto che il suo cuore era composto di creta come negli altri figliuoli di Adamo! Se la curva della sua vita non impallidisse al tramonto, e sfolgorante di luce si perdesse nel silenzio dei secoli, qual nato di donna potremmo noi assomigliargli? La Sapienza che governa il creato forse volle mostrare con la vicenda solenne gli estremi dove può suscitare e deprimere un'anima immortale? Se così è, mi spavento, perchè l'ultima azione di Colui, che poteva numerare con le vittorie i suoi anni, la gente maravigliata non distingue ancora se deve attribuirla a costanza, o a vilt

In cima alla scalinata si fermò, guardandosi dintorno. Era un chiaro crepuscolo di giugno. L

Quella mano a grado a grado si raffreddò tra le sue. Era cessato il respiro, cessato il movimento del cuore; un placido sorriso si era diffuso sulle labbra di Gisella. Le ombre del crepuscolo incominciavano ad invadere la stanza, viva ancora di mormorate preghiere, di mal rattenuti singhiozzi, e la bella creatura si era spenta dolcemente, addormentata con Dio.

Chi muore!... Ah sento d'aver avuto l'amore e la speranza!... Perchè mi è dolce l'ultima luce del crepuscolo?... Perchè è tanto soave l'addio di chi ci ha accompagnato fino ai primi tenebrori?... Come sei cara, tu! Tu, e tu, e tu, figlia, bambino, bambini! Come siete cari, voi che, insieme aggruppati al mio seggiolone, mi dite sorridendo: Noi continueremo a vivere, ad amarci, e a ricordarti!

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