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Mis à jour: 22 juillet 2025
Il che intendendo il prete grozzo e simplice, disse io so meglio di te quello che tu voi dire tu non hai saputo retenire, te ha detto, di Requiem. Cossi il buon huom di prete, canto di Requiem el di di Pascha, non senza dar' da ridere a quelli che l'vdiuano cantare insiemo gli altri preti non dal tutto tanti ignoranti di lui.
Essendo venuto il giovedì della caccia, fù fatta giusta il solito la caccia. E a que' tempi dopo fatta la caccia s'andaya in palazzo del Doge in una di quelle sale, e con donne facevasi una festicciuola, dove si ballava sino alla prima campana, e veniva una colazione; la quale spesa faceva messer lo Doge, quando v' era la dogaressa. E poscia tutti andavano a casa sua. Sopra la qual festa, pare che ser Michele Steno, molto giovane e povero gentiluomo, ma ardito e astuto, il qual' era innamorato in certa donzella della dogaressa, essendo sul solajo appresso le donne facesse cert' atto non conveniente, adeo che il Doge comandò che fosse buttato giù dal solajo. E così quegli scudieri del Doge lo spinsero giù di quel solajo. Laonde a ser Michele parve, che fossegli stata fatta troppo grande ignominia. E non considerando altramente il fine, ma sopra quella passione fornita la festa, e andati tutti via, quella notte egli andò, e sulla cadrega dove sedeva il Doge nella sala dell' audienza (perchè allora i Dogi non tenevano panno di seta sopra la cadrega, ma sedevano in una cadrega di legno) scrisse alcune parole disoneste del Doge et delle dagoressa, cioè: Marino Faliero dalla bella moglie: altri la gode ed egli la mantiene. E la mattina furono vedute tali parole scritte. E parve una brutta cosa. E per la signoria fu commessa la cosa agli avyogadori del commune con grande efficacia. I quali avvogadori subito diedero taglia grande per venire in chiaro della verit
Poeta sovrano, Di quel signor dell'altissimo canto, Che sovra gli altri, com' aquila, vola. Pise, opprobre des nations. E. Renan. Dialogues philosophiques, p. 109.
Il Poltrone Caualcanti, e Arrigo Rucellai erano insieme gran compagni, e sempre giocauano e papauano, onde non poteuano hauere vfficio nessuno de la terra. Auenne che mutati furono gli Signori, e altri commessi nel luogo loro, donde alcuni cognosceuan Arrigo e il Poltrone.
Essendo nato vn fanciulo, circa vn mese poi che la madre si rimarito, disse Martino al Padre de la donna: saria buono che tu lo facesse corriere questo putto per che sara sempre due o tre millia inanzi a gli altri.
Nego il pastore, perche il prete di nuouo gli domando, se egli insiemo con gli altri pastori haueua mai spogliato o amassato qualche viandante, si come è l'vsanza di quel paese? Spesse volte, rispose il pastore, con gli altri mi son trouato, a fare di queste cosse.
Se l'Aretin la mia Puttana havesse Composta, come dite, babuassi, Credete voi ch'altro suon non tenesse, Altri soprani et altri contrabassi. Le rime sue parebbono pappesse, Et i suoi versi parebbon pappassi; Et poi Pietro, al mio dir ferma colonna, Mai non ha visto camiscia di donna. Ma dir potreste: Ei t'ha forse aiutato A finir l'opra, a cio sia l'opra eterna.
A vne certe nozze, certi giouani scherri, diedero de le buffe, a certi altri giouani, e a sonatori che si trouaron' a quelle nozze: e fra altre cosse rubbarono vn annello alla sposa.
Finalmente confortato dal prete, disse, che vn giorno che si iegiunaua, facendo formagi, egli haueua assagiato alcune puoche gocciole di latto, lequale s'haueua lasciato intrare in bocca: a l'hora il prete che molto ben saueua l'vsanza de i pastori di quella patria sorridendo, disse. Se non haueua commesso altri peccati che rompendo la quadragesima.
Date luogo a questi duoi gentilhuomini per mangiare: perche se essi non fossero stati nella compagnia, noi altri non haueressimo adesso che mangiare.
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