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E prima la beretta tolta di testa al detto Doge, avanti che venisse giù dalla scala. E compiuta la giustizia, pare che un capo de' dieci andasse alle colonne del palazzo, sopra la piazza, e mostrasse la spada insanguinata a tutti, dicendo: È stata fatta la gran justizia del traditore. E aperta la porta tutti entrarono dentro con gran furia a vedere il Doge ch' era stato giustiziato.

Sapete ben ch'io vi son servitore, Non pur compagno, fratello et amico. Poi ne la lingua i ho quel c'ho nel core; Io l'ho detto, et di novo lo ridico: Le vostre garre, et non gratia o bellezza, Hanvi abbassati, et lei post'in altezza.

Sapete ben che vi son servitore, Non pur compagno, fratello et amico. Poi ne la lingua io quel c'hò nel core; L'hò detto, et hor di nuovo lo ridico: Le vostre gare, e non gratia o bellezza, Hanvi abbassati, e lei posta in altezza.

Doi frati di san Francesco venean di Fiorenze, e adiungendo a l'ostaria della Scalla, trouarono duoi altri frati di detto ordine, e tutti quatri non hauean altra cossa da magnare que vn pesce, il quale haueua l'vn di questi frati messo in tre parte, e dicendo l'hoste, perche non haueua diuiso in quatre parti, disse, io fatto questo perche nessun non magnara d'el pesce, che non disse qualque buona autorit

Dante poeta Fiorentino alquanto tempo fu appresso Cane da la Scala principe de Verona. De la robba e facultate de'l quale, esso detto Dante era sostentato nel viuere.

E a 16 d' aprile, giornò di venerdi, sentenziato nel detto consiglio de' dieci, di tagliare la testa a messer Marino Faliero Doge sul palo della scala di pietra, dove i Dogi giurano il primo sagramento, quando montano prima il palazzo. E così serrato il palazzo, la matina seguente a ora di terza, tagliata la testa a detto Doge a 17 d' aprile.

Lorenzo de Medici predetto, essendo in Firenze Bernardo Benuollenti, Ambasciadore Senese, il quale trouatolo per vn certo andamento, gli tocco il polso, domandando come si sentisse. Scosso il braccio Lorenzo, riprese il polso di detto Bernardo, dicendo, Questo tocca a me, che sono de Medici, e voi siete de gli Infermi.

Dicesi che Messer Bernardo Rinaldo impazzò vna volta, onde consigliandosi con alcuni, vna semplici donna, che haueua vn figliuolo impazzato, qual rimedio fusse a guarirlo, fu mandata al detto messer Rinaldo. La donna trouatolo gli disse, messer Rinaldo, io ho intezo, che voi impazzaste vna volta, e però vi prego, che voi m'insegnate, come voi faceste a guarire, perche, io vn figliuolo impazzato. Inteza messer Rinardo, la semplicit

Ma io son pazzo ad esortarvi, e dire Che diventiate gentili e divine. Puttane, ho detto mal, vommi ridire: Siate piu ladre, ribalde, assassine; Non vi restate

S'elle fusser da bene, com'ho detto, Da l'altro di n'andremmo