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Comunque sia, nei pochi giorni che precedettero l'arrivo di Alberto, Diana rifece parecchie volte il suo esame di coscienza, confessandosi in gran parte colpevole dei mutati rapporti fra lei e suo marito. Troppo lo trascurava, troppo lo metteva in seconda linea, dacchè un nuovo sentimento imperioso, dispotico, esclusivo aveva preso possesso del suo cuore. Eppure, se questo sentimento era potuto nascere in lei e recarle tanta dolcezza ella ne andava debitrice al suo sposo, come a lui andava debitrice, se non degli agi della sua vita, della stima, del rispetto ond'era circondata. Non doveva ella dunque mostrargliesene riconoscente? S'egli era assorbito da' suoi studi, dalle sue occupazioni parlamentari, se nelle lotte politiche, insieme a poche compiacenze d'amor proprio, raccoglieva una larga messe di fastidi e di note che di tratto in tratto turbavano l'equanimit

Intanto si prepara alla carriera artistica scrivendo piccoli componimenti in versi. La poesia esercitava ancora su lei un'influenza vivissima per l'elemento ritmico, musicale. Nervosa, impressionabilissima, arrivava a commuoversi fino alle lagrime sotto quella influenza quasi morbosa. Trascurava l'esercizio, più sano e più spirituale, della prosa, quantunque l'esercizio di tradurre da diverse lingue straniere la facesse innamorare del castigliano, e le facesse scoprire in esso arcani tesori di rilievo, di armonia, convertendola in infaticabile collezionista di vocaboli, nella cui sola struttura (isolata dal valore che acquistano nel periodo) notava bellezze infinite di colore, di splendore, di profumo, "come il gioielliere che prima di incastrare una pietra preziosa ne ammira la fascettatura, la luce e le qualit

Dinanzi a quelle infime anime egli si faceva umile: serviva le sue bestie, trascurava stesso per badare che non mancassero di nulla; se qualcuna ammalavasi non aveva più un momento di pace.

Montoni non parlava più d'andare ad Udolfo, e non era in casa se non quando vi si trovavano il conte ed Orsino. Si notò qualche freddezza tra lui e Cavignì, sebbene quest'ultimo abitasse sempre nel palazzo. Emilia s'avvide che lo zio si rinchiudea spesso nelle sue stanze con Orsino per ore intiere, e qualunque fosse il tema de' loro colloqui, convien dire che fosse interessantissimo, perchè Montoni trascurava fin la sua passione favorita pel giuoco, e passava la notte in casa. Eravi qualcosa di misterioso nelle visite d'Orsino; Emilia n'era più inquieta che sorpresa, avendo involontariamente scoperto ciò ch'egli si sforzava di nascondere. Montoni, dopo le visite dell'amico, era talfiata più pensieroso del solito; tal altra, le sue profonde meditazioni l'allontanavano da quanto lo circondava, e spandevano sulla di lui fisonomia un'alterazione tale da renderla terribile. Altre volte i di lui occhi sfavillavano, e tutta l'energia dell'animo suo parea prendere maggior vigore nell'idea d'una sorpresa formidabile. Emilia cercava di seguire con interesse i di lui mutamenti, ma si guardò bene dal far conoscere l'esito delle sue osservazioni alla zia, la quale non vedeva ne' modi strani del marito se non la conseguenza d'una ordinaria severit

Peccato che il Parlamento non avesse allora per le mani nessuna legge suntuaria intorno agli abbigliamenti donneschi, perchè l'onorevole Ariberti avrebbe potuto esserne relatore, e scrivere una ventina di pagine da far trasecolare la direttrice d'un giornale di mode. Ma di ben altro si occupava il Parlamento, e l'onorevole Ariberti ne trascurava i lavori da un pezzo.

Diana si strinse nelle spalle. Che idee bislacche le frullavano in capo? In fondo, Bebè non aveva torto. Perchè sua mamma la trascurava nel giorno della sua festa? Per calmarla, Diana andò da lei coi dolci e la bambola e parve un momento che gli umori della bisbetica fanciulla si rasserenassero. Ma fu un breve intervallo fra due tempeste.

Il Caruso era da poco nel giornalismo e non trascurava occasione per farai conoscere, per obbligare quanti si rivolgevano a lui; per questo si affrettò a mantenere la promessa e un dopopranzo, terminata la cronaca, andò dal Rossetti.

Torniamo alla filosofia; consideriamo il caso dello Schopenhauer. Lungamente disconosciuto, costui fu ed è onorato come pochi altri. Vuol forse dire che il pessimismo è l'ultima nostra parola? Sarebbe una cosa tutta negativa; ma, non riuscendo ad affermar nulla, avremmo pure une fiche de consolation sapendo almeno negare. E il secolo, cominciato coi turbamenti, con le delusioni e con le malinconie, potrebbe recitare compunto il credo disperato del filosofo di Francoforte. Se non che: studiate la sua vita, leggete il suo epistolario: vedrete che egli stesso operava contrariamente alla sua fede; i suoi atti e le sue idee facevano a pugni. «Egli che voleva conoscere la vita, il mondo, l'universo», sono parole del Rod, «trascurava poi di conoscere stesso; egli che additava la volont

Il Senato non trascurava mai di fare, con la intesa del Capitolo e dell’Arcivescovo, la nomina del quaresimalista, nomina ordinariamente anticipata di otto anni sulla data della recita del quaresimale.

Il Ferpierre cominciava ora a comprendere. Volete dire che non per amor vostro egli trascurava di lavorare al trionfo della causa, ma per la contessa? . Perchè stava allora a Zurigo, vicino a voi, e non con lei? Perchè sapeva di esserle odioso, ma voleva parlare con qualcuno di lei. E ne parlava con voi? . Gi