United States or Bahamas ? Vote for the TOP Country of the Week !


In Berna, tra le incertezze del futuro, le noje del presente e i frequenti richiami della polizia che a ogni nuova Nota diplomatica ci tormentava, stesi e stringemmo congregati se la memoria non mi tradisce in diciasette fra Tedeschi, Polacchi e Italiani, il Patto di Fratellanza che doveva avviare il lavoro dei tre popoli a un unico fine. E fu questo: «Noi sottoscritti, uomini di progresso e di libert

Stesi macchinalmente la mano. Egli la strinse fra le sue, diacce, e dell'atto che non s'aspettava parve sorpreso a un tempo e commosso. D'un subito lasciò la mano, mi voltò le spalle e scappò fuori. Andava lesto. Risuonò per buon tratto il romore dei suoi passi precipitosi, nella notte, e poi daccapo tutto tacque.

Alle prime palle ebbi una paura birbona mi disse il buon ragazzino pensai alla mia povera mamma, che mi proibiva di saltare, di pigliare il fresco, che stava in pensiero, quando tornavo tardi, e che ora non era più buona a proteggermi... mi addossai a im muro tutto rannicchiato, facendomi piccino, piccino e ci stetti qualche minuto: passarono gli Egiziani, uno di loro mi disse: sei un vile; mi saltò il rossore alla faccia, avrei ucciso quell'uomo, poi vidi che aveva ragione, ripensai anche allora alla mamma, alla mamma che piuttosto di vedermi infamato, piuttosto di piangere su me vivo avrebbe pianto sulla mia tomba, e mi accodai all'Egiziani, con loro mi stesi lungo i vigneti, con loro sostenni due ore di fuoco, con loro caricai alla baionetta, fino a che mi sentii percuotere questo braccio, come da una bastonata e caddi per terra... ero ferito!...

«Appena seduta ero servita. Apersi quella busta, stesi il foglio dinanzi a me appoggiato alla bottiglia dell'acqua, presi da una mano la molletta, dall'altra la zuccheriera... e lessi: «Mia cara Fulvia, «Voi mi chiamavate filosofo, forse collo stesso significato con cui i Greci chiamavano Eumenidi le bruttissime furie.

Ella ne parla da amico, eh! interruppe un signore. Può darsi, continua il grosso galantuomo. Lo confesso, mia moglie ed io lo amiamo molto. La sera andiamo a prendere il thè in casa sua, ed a canto al fuoco, i piedi stesi al caminetto, cinguettiamo un po' di tutto, fino ad un'ora del mattino, quando egli può dispensarsi dal lavorare.

18 Fummo gittati a salvamento al lito noi che nel palischermo eramo scesi; periron gli altri col legno sdrucito; in preda al mare andar tutti gli arnesi. All'eterna Bontade, all'infinito Amor, rendendo grazie, le man stesi, che non m'avessi dal furor marino lasciato tor di riveder Zerbino.

Mi stesi su quei divani, aggrappandomi, contratte le dita come artigli, e frugai nelle viscere loro, cercandovi un'anima selvaggia e dolorante!... E aspettavo lo spasimo dei moribondi divani, bocca su bocca, per bere con ebbrezza il rosso, allucinante grido del velluto insanguinato!... Insanguinato?... Del mio sangue forse! il mio sangue... la mia carne e la sua nera tristezza!... Ed ero solo... solo, a consumare il mio corpo, a divorarmi l'anima, ansando sulle poppe irritate della Morte!

Entrai ardito e solo in quella camera, in quel santuario, dove il mio amore aveva bamboleggiato come un fanciullo, sognato come un poeta, sperato come un credente, sofferto come un martire. Mi stesi nella poltrona di Fulvia, e volli adattare la mia persona in quella specie di nicchia che serbava l'impronta della sua.

Cento milioni in pale, zappe e picconi. Cento mila ducati in polvere e palle. Dieci mila ducati in guanti profumati per preservare i soldati dal puzzo dei cadaveri dei nemici stesi sul campo di battaglia. Centosettanta mila ducati per rifare campane distrutte dal continuo sonare per sempre nuove vittorie riportate sopra i nemici.

Gli altri non potevano aiutarlo per la strettezza del posto. Nessuno fiatava; e nel sinistro silenzio si udiva il raspare di Cardello che, ora ginocchioni, ora carponi, continuava a lavorare. Quando arrivarono sul luogo il Sindaco, il Pretore, i carabinieri, tre cadaveri erano stesi al sole neri, gonfi, quasi irriconoscibili.