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A mezzogiorno preciso di un lunedì di luglio, arrivarono i danzatori del Sole, quindici in tutto, per sciogliere i loro differenti voti. Essi si chiamavano: Segue una donna, Vive nell'aria, Buco grandissimo, Vitello bianco, Segna a tre, Cane maschio, Piccolo giorno, Ragazzino, Corno vuoto, Aquila, Tettoia, Aquila doppia, Giallo, Povero cane e Falcone battagliero.

Attacca, attacca forte! Certo, si sentivano rombare i motori nostri e lo spavento di non essere in tempo affannava il ragazzino che con tutta la forza delle mani deboli stringeva i nodi. «Suona, suona, suona, per la Madonnagridavano sotto l'albero. E il ragazzino non riusciva, si disperava, quasi piangeva.

Il dottor Casper cita il fatto di un’istitutrice di apparenza casta e modesta che si portava spesso in letto un ragazzino di sei anni e se lo stringeva contro i seni, lo strofinava sulle sue parti genitali, tanto che gli comunicò la blenorragia di cui lei era infetta. Lo stesso autore parla di una madre che abusava del proprio figlio di 9 anni.

Allora il primo ragazzino lascia ricadere la tonaca. Don Luca comincia: Dunque oggi vi parlerò dell'Immacolata Concezione... Taci, Giuseppino, fa silenzio! Come vi dissi nella predica precedente, i profeti avevano annunciato che una vergine di Galilea... Mariettin! , , te. E' una vergogna venire in chiesa così scollata per eccitare i soldati! Sei una sgualdrina!

Un ragazzino, coperto malamente da quattro stracci, si era avvicinato e stava ad ascoltare con le mani dietro alla schiena, gli occhi neri spalancati, intenti alla bella signorina, che l'osservava di sfuggita se n'era accorto e che parlava una lingua di cui egli capiva soltanto poche frasi. Vuoi venire, laggiù, da me? Ti farò il ritratto gli disse miss Elsa.

Bel tipo arabo! soggiunse rivolta a Paolo, senza attendere la risposta del ragazzino Vuoi venire? Quando? egli domandò. Domattina. Che ne farò del ritratto? Quello lo terrò io; ti regalerò un vestito; la tua mamma te lo adatter

Il professore Antonino chiudeva gli occhi un momento e poi lo vedeva tal quale lo aveva visto forse dieci o quindici anni prima. Anch'egli indisciplinato all'estremo. E ora dove è andato mai? Vicino a lui c'era... chi c'era? Vediamo di raccapezzarci.... Ah !... Da una parte un ragazzino timido che pareva un bimbetto, che non fiatava mai, altro che, pur troppo, nell'ora della calligrafia.

L'idea che quel ragazzino porti la iettatura attraversa subito il cervello del commendatore, il quale comincia a dire, con rabbia repressa: Che bel bambinone! guarda come si diverte! ah, mi fa tanto piacere, quando i ragazzini si spassano così! bravo, bravo!... E rivolgendosi al generale: Perchè non lo fai mettere a letto? A momenti, a momenti!

Te ne parlo per sentita dire, non andando io in nessun luogo. Vedo le brigate, passando; cappellini e cappelloni, gonne e casacche, guarnelli e vestaglie, roste, sciarpe, ombrellini, tutto un rigoglio di colori sgargianti, tutto un miscuglio di cose; ma per lo più da lontano. M'imbatto nella gente quando vado alla posta, per ritirare i miei giornali, le poche lettere che mi vengon da casa o dai pochissimi amici che vogliono ricordarsi di me. Conosco appena tre o quattro famiglie di questi ospiti estivi; saluto, baratto alcune frasi di convenienza, e non mi accompagno mai. L'orso di Corsenna, mi chiamano. È questa la notizia che mi ha dato un diavolo di ragazzino, nella sua terribile ingenuit

E io conosceva un signore il quale, ogni volta che il caso lo faceva assistere a una tale operazione, esclamava: «Strana idea quella di respirar colla bocca e di mangiare col nasoUn ragazzino, molto assennato e riflessivo, rispondeva a certi scioperati che volevano costringerlo a fumare e a stabaccare: Ma vi pare ch'io voglia far del mio naso un letamaio e della mia bocca un camino?