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Il Cavallotti dovea certamente sentire questa deficienza di forza creativa, se non ebbe mai il coraggio di affrontare su la scena la rappresentazione di un qualche alto fatto della vita moderna: se lui, così mescolato nelle agitazioni sociali, così penetrante indagatore della putredine parlamentare, così inesorabile censore di giornalisti affaristi, di ministri da lui creduti dilapidatori del pubblico danaro, osservatore e parte (quorum pars magna fuit) di commedie, di drammi e di tragedie contemporanei, si sia soltanto rifugiato presso i greci: e abbia preferito di dipingere i grandi quadri della splendida decadenza della repubblica ateniese, l'eroica guerra dei messeni su per le rocce del Dentelio o Deltanio che debba dirsi, e fra le gole di Ecalia, quando ha voluto uscire dai piccoli fatti, dalle piccole passioni; quando ha amato piuttosto farci sorridere e intenerirci coi casi familiari del vecchio Mènecle e della sua giovane sposa Aglae, che tentare il problema del divorzio nella societ

Padre Anacleto era giovane, cominciai, troppo giovane, aveva troppo ingegno, troppe fantasie per la testa, e troppo buon sangue nelle vene. Entrato nella vita monastica con pura e fervida fede, non ne aveva trovata altrettanta ne' suoi compagni di clausura. Si biascicavano intorno a lui molte preghiere, a tutte le ore del giorno, ma senza pensarci, senza fermarsi ad intenderne il significato profondo, sonnecchiandoci su a mattutino, a vespro, a compieta, e non vegliando bene che in refettorio. Padre Anacleto si era rifugiato nello studio, nascondendo il suo intimo pensiero, dissimulando la sua nausea. Dotto di patristica, forte di sacra eloquenza, aveva anche veduto che tutta la dottrina era gi

Lasciandosi guidare dai suoi amici e dai consigli dello zio Cardinale, egli s'era rifugiato, per quei giorni, in Isvizzera; ma poi, quando seppe che l'Adele (ch'era stata condotta nella villetta di un suo zio in Valpantena) era caduta gravemente ammalata, ritornò subito in Italia e corse a nascondersi, per essere quanto più vicino alla sua fanciulla, in una casuccia di contadini, al di l

Anna si mise a tremare solamente all'udire il colpo violento che lo zio aveva fatto battere all'uscio nel richiuderlo dietro di quando era entrato in casa. S'affrettò a porre in tavola, e corse alla stanza dello speziale, dove egli s'era rifugiato.

Ultimamente poi un uomo di Francia, che era stato al servigio del conte d'Armagnac, venuto segretamente a Milano, aveva fatto noto al Visconti, colla speranza di un grande compenso, che Carlo, il secondogenito di Bernabò, il quale dopo la morte paterna erasi rifugiato in Francia, ed aveva dato l'anello alla sorella del conte d'Armagnac che presto morì, partito di l

Il caid e Sid-Alì, uomini risoluti, invece di abbandonarsi ad una vana disperazione, fecero giuramento solenne di non radersi più la testa prima d'essersi spaventosamente vendicati. Domandarono e ottennero soldati dal Sultano, e cominciarono a dar la caccia ad Arusi, che s'era rifugiato colla sua banda nella grande foresta di Mamora. Fu una guerra faticosissima, tutta colpi di mano, imboscate, assalti notturni, astuzie, combattimenti feroci, che durò più d'un anno, e ridusse a poco a poco la banda nel centro della foresta. La banda era accerchiata e il cerchio si stringeva si stringeva. Molti dei seguaci di Arusi eran gi

In quell'istessa ora, il pievano seduto sul suo seggiolone, con una gamba accavallata e dondollata sull'altra, se la faceva colla sorella, raccontandole come Sua Eccellenza il generale Alemanno, avesse saputo da Torino, che il figlio della signora Maddalena era fuggito alla giustizia, la quale lo cercava per congiurato ai danni del re e della religione; e che confidatosi a lui del carico datogli di farlo acchiappare se mai si fosse rifugiato a D..., egli l'aveva supplicato a far di notte, per minor vergogna, non del reo, ma di sua madre.

L’abate, che la vigilia avevo avvisato della mia prossima venuta, era inquieto, benchè mi facesse più giudizioso di quello che sono e si studiasse di immaginarmi rifugiato al caldo ed al sicuro. Mi strapazzò come un cane, mi abbracciò come un amico e mi allestì una cena luculliana.

Dischiuso il libro che teneva ancora in mano, la signorina di Charmory vi aveva rifugiato lo sguardo. La precisa sensazione che ella provava in quell'istante, era di naufragare, in un mare tranquillo, sotto un sole ridente, dinnanzi alla riva; ma di naufragare senza speranza di aiuto, sentendo gi

Il Vondel è il più grande poeta dell'Olanda. Nacque nel 1587 a Colonia, dove s'era rifugiato suo padre, cappellaio, fuggito da Anversa per sottrarsi alle persecuzioni degli Spagnuoli. Ancora bambino, il futuro poeta ritornò in patria sopra un carretto, insieme con suo padre e sua madre, che lo seguivano a piedi pregando e recitando versetti della Bibbia. Fece i suoi primi studi in Amsterdam. A quindici anni godeva gi