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Landolfo. Peccato veramente! Perché, come vedi, qua l'apparato ci sarebbe; il nostro vestiario si presterebbe a fare una bellissima comparsa in una rappresentazione storica, a uso di quelle che piacciono tanto oggi nei teatri. E stoffa, oh, stoffa da cavarne non una ma parecchie tragedie, la storia di Enrico IV la offrirebbe davvero. Mah! Tutti e quattro qua, e quei due disgraziati l

Si gettarono ai piedi di Petronio e lo supplicarono di ucciderli tutti quanti, dicendo che non avrebbero mai permesso un simile sfregio al tempio del loro Dio. Questa scena fu una delle più grandi tragedie di un popolo, delle quali si abbia memoria, e questa resistenza morale contro Caligola è una delle più belle pagine della storia ebraica, più luminosa delle geste di Davide e di Salomone.

"Ed ora crederemo noi che la M. V. abbia fatto alcuni capitoli per ritornare questa mondata terra di Gessen nelle mani d'eretici perversi, i quali, siccome avevano fatto del loro paese una Babele di discordie, una Tebe di tragedie, così dal nostro avevano cacciato la quiete, la piet

Tutto ciò è grande, è vero, è degno del Manzoni, e si capisce che dovesse piacere al Mazzini, ma stona nel linguaggio di un Principe longobardo del IX secolo. Come tragedie storiche, il Carmagnola e l'Adelchi, mi paiono, sia detto con tutto il rispetto de' loro pregi letterarii, lavori sbagliati; ma essi, oltre all'importanza che hanno per le novit

Amico vero A. MANZONI" Sopra la lentezza relativa del Manzoni nel preparare le sue tragedie il Sainte-Beuve ci diede questi schiarimenti: "Il Manzoni, tutti lo sanno, lavorava le sue tragedie lentissimamente. Questa lentezza, che può dipendere da diverse cagioni, come per esempio dalla delicatezza di un'organizzazione nervosa, la quale si può trovare impedita a tener sempre dietro alla fantasia e all'intelletto, questa lentezza considerata in stessa non sar

Non per questo egli si ritrasse dalla lotta. Educare il pubblico all'apprezzamento dei capolavori di ogni tempo, di ogni nazione e di ogni scuola, non era il cómpito meno arduo che il Modena si fosse prefisso. In questa lotta da lui intrapresa contro i pregiudizi, e, diciamolo pure, contro l'ignoranza del pubblico, la vittoria gli arrise sovente, non sempre. Dopo aver ravvivato sulle scene italiane l'Edipo di Sofocle, e rese accette al pubblico del teatro Re La morte di Wallenstein dello Schiller e la Lucrezia del Ponsard, due tragedie che rappresentavano l'ultimo duello fra il romanticismo conquistatore e il classicismo spodestato, parr

4. V'hanno libri che raccontano amori leciti o illeciti, i quali non suscitano gravemente la libidine, non commovono i sensi, non espongono a notevole pericolo, come sono molte tragedie, commedie o altri poemi: quelli che, senza grave pericolo per e senza scandalo per altri, leggono tali libri per mera curiosit

Che volete!... se preferisco Monti, Foscolo, Alfieri a Filippo Re, la traduzione d'Omero, i Sepolcri e le tragedie ai poponi ed alle zucche, non è mia colpa... i gusti son gusti.

Questi pensieri che l'ingegno sommo e l'amor del paese devono avere di certo suggerito a Manzoni e che tralucono divinamente nei Cori delle sue tragedie ed altrove, raumiliati poi dalla soverchia mitezza dell'indole e dalla fatale rassegnazione insegnatagli dal Cattolicismo erano allora pensieri di pochi.

Poco, lo ripeto, sappiamo, pur troppo, della vita del Manzoni in quegli anni che corsero dal suo matrimonio alla pubblicazione del Conte di Carmagnola e dell'Adelchi; ma forse non andremmo troppo lontani dal vero, supponendo che alcun grande dolore abbia agitato l'animo del Manzoni nel tempo, in cui, venduto il Caleotto, egli scrisse le sue tragedie ed incominciò il proprio romanzo. Vi sono versi che non si possono scrivere altrimenti che sotto una impressione molto viva e dolorosa; ed i versi che ho citati, mi fanno dubitare che il Manzoni abbia desiderato in quegli anni prender parte a qualche congiura politica, che, per una recrudescenza d'amor patrio, abbia corso qualche gran rischio e temuto assai per la propria famiglia e siasi poi sentito accusare di qualche debolezza: la malattia nervosa che lo visitò, appena terminata la sua tragedia, le varie ciarle alle quali diede occasione il suo ritorno a Parigi, hanno forse qualche relazione con alcun fatto che ignoriamo, ma del quale potrebbe darsi che si trovassero indizii ne' suoi scritti di quel tempo. Fu caso fortunato che i componimenti del Manzoni cadessero sotto gli occhi del Goethe, ma non gi