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Ad Antonio Priuli defunto, carico di anni e di meriti, fu Francesco Contarini Cavaliere e Procuratore sostituito, insigne per i pubblici impieghi e per le sostenute legazioni in quasi tutte le corti di Europa, con tale integrit

Queste legazioni non produssero il desiderato effetto e tornarono vane. I principi della cristianit

Egli manda bando per tutto l'impero che agli 8 di luglio 1075 ogni principe di Germania, ecclesiastico e laico, con quanti avessero vassalli e sudditi atti alle armi si trovassero al campo di Breitungen; perdona tutti gli altri nobili ribelli che dalla parte avversa tornassero alla sua. Tanto apparato sbalordisce i Sassoni. Essi fanno arrivare replicate legazioni a Cesare ed ai suoi principi, spediscono oratori alla dieta di Goslar, ed a Magonza, con scritte e con parole dimandando pace, rassegnandosi ad ogni legge di Enrico. Ma questi, oltraggiato nell'onore col trattato di Gerstungen eseguito appuntino, non vuole udire, non vuole veder mai legati di Sassonia, ai suoi nobili e vassalli impone giuramento di troncar coi ribelli qualunque pratica. Così che questi, tirati a capelli dalla disperazione, fanno voto generoso, morir tutti per la patria e per onorata libert

Sul Soc si unirono a noi i rappresentanti di tutte le Legazioni, per accompagnarci, secondo l'uso, fino a qualche miglio da Tangeri; e prendemmo tutti insieme la via di Fez, confusi in una cavalcata rumorosa, davanti a cui sventolava la bandiera verde del Profeta. HAD-EL-GARB

Alle 8 di sera le truppe francesi entrarono a Magenta. Gli austriaci vi perdettero due bandiere, quattro cannoni e circa quindicimila uomini fra morti, feriti e prigionieri. La vittoria di Magenta ebbe per immediata conseguenza non solo la sollevazione di Milano e di tutta la Lombardia, ma pur quella dei Ducati e delle legazioni pontificie.

Alle cinque in punto l'ambasciatore montò a cavallo e sulle terrazze delle Legazioni s'alzarono le bandiere in segno di saluto.

Cavour non ha forse compiuto mai nulla di così importante, come in quel mese autunnale in cui movendo la mano dalla sua tranquilla Leri stornò i disegni federalisti della diplomazia imperiale. Ma anche Napoleone III riprese subito il senso netto dell'uomo di stato; e comprese, che nessuna potenza al mondo era in grado di contenere il movimento unitario nell'Italia centrale, tanto meno egli stesso, che aveva testé sguainato la spada pel principio del non intervento. La piega decisiva corse in senso affatto contrario al punto di partenza del 1859. Thouvenel, l'amico magnanimo dell'Italia, assunse il ministero degli esteri, e il trattato di commercio con l'Inghilterra corroborò alla corte delle Tuileries la vittoria delle idee liberali. Il 31 dicembre 1859 l'imperatore scrisse al papa la famosa lettera: «i fatti hanno una logica inesorabile»; la rinunzia alle Legazioni fu tenuta una necessit

La vittoria delle armi alleate spalancava loro le porte di Milano, mentre gli austriaci erano obbligati a ritirarsi precipitosamente. Quest'avvenimento fortunato ebbe per immediata conseguenza non solo la liberazione della Lombardia ma la sollevazione dei ducati, delle Legazioni e dell'Umbria.

Fino dal primo momento dell'arrivo di Garibaldi a Firenze, una parte della popolazione di Bologna, seguendo l'esempio di Livorno, s'era messa in testa di volerlo per suo generale; e con una clamorosissima dimostrazione ne aveva fatto formale domanda al cardinale Luigi Amat, capo allora di quella Legazione; il quale, per schermirsi e quietare il tumulto, fu costretto a dare buone parole. In questo mentre l'Amat è richiamato a Roma, e gli succede, come Prolegato, il conte Alessandro Spada, che arriva a Bologna la sera del 6 novembre. L'invio de' 400 svizzeri a' confini venne fatto da lui e dal barone De Latour, generale in capo delle milizie pontificie nelle quattro Legazioni. Il giorno 9, in cui appunto seguí questo invio, fu presentata ad essi la seguente fierissima protesta, che mostra quanto i cervelli si fossero riscaldati. È sottoscritta: «Il Popolo Bolognese», e dice: «Bologna chiese al Governo, per mezzo del cardinale Amat, il generale Garibaldi per condottiero della sua legione. Il cardinale rispose annuirvi per sua parte e che avrebbe efficacemente appoggiata in Roma la domanda del popolo: e ciò al cospetto di migliaia di cittadini. Il popolo conosce il carteggio passato fra il Nunzio di Firenze e il Legato di Bologna; nel quale carteggio era chiesto, e consentito per ambedue le parti, l'arrivo del Garibaldi e de' suoi uomini fra noi. L'atto sleale onde è fermato con forze imponenti questo generale ai confini, mette il popolo nel suo diritto di chiedere una spiegazione al Governo, onde non essere necessitato da tanta illegalit