United States or Nauru ? Vote for the TOP Country of the Week !


Galeotto era ben lungi dal sospettare che nuova specie di fantasie girasse per lo capo al suo antico donzello. Ad altro aveva egli la mente: ai vassalli chiamati in armi da tutte le borgate; a due compagnie di balestieri che avea tolte in condotta; alle lancie che gli mancavano ancora; al suo tesoro, che di molto si sarebbe scemato, e senza speranza di ricattarsene, anco vincendo la prova. Imperocchè, quella era una guerra di difesa contro un potente nimico lontano, e, per arricchire delle sue spoglie, sarebbe bisognato stravincere. Ora, di stravincere, il marchese Galeotto non nutriva speranza per fermo. Bene lo assicurava Barnaba Adorno, con gli altri fuorusciti di Genova, ospiti suoi, che, tornata la fazione loro alla somma delle cose, largamente sarebbe stato compensato di ogni suo danno; ma quella fortuna era di l

Do la mia parte di paradiso per voi. Siete mia, per dritto di guerra; non vi pensate di sfuggire la taglia. Vi par dura? Avete il torto. Un po' per uno a comandare; questa è l'uguaglianza. Eravamo noi i vassalli, noi i censuarii, soggetti a tributo, noi le mani morte, taglieggiabili a misericordia. Ora tutto è cangiato. Non ci son più signori. Repubblica, mi capite?

È giusto che io non tolga ai miei buoni vassalli l'occasione d'illustrarsi con qualche atto di singolare prodezza. E tu, mio buon Tommaso, n'hai certo una voglia spasimata. Se l'ho, magnifico messere!... Certo, che l'ho; l'hanno tutti! farfugliò il Sangonetto, che non sapeva a qual santo votarsi.

Essi stessi erano i ministri del dispotismo del chiostro e del potere dell'abate sovrano, da loro eletto; ma, d'altro canto, si rifacevano sui vassalli, come incaricati di riscuotere le imposte, come segretari e giudici, senza appello, di vita e di morte.

53 S'acquisto c'è, tu 'l sai. Trentadui fummo re tuoi vassalli a uscir teco del porto: or, se di nuovo il conto ne rassummo, c'è a pena il terzo, e tutto 'l resto è morto. Che non ne cadan più, piaccia a Dio summo: ma se tu vuoi seguir, temo di corto, che non ne rimarr

Gino Malatesti era triste. Parlò del suo viaggio come un poveretto che va incontro alla morte. Amava la sua famiglia, , ma non si era ancora assuefatto all'idea di lasciare il suo dolce luogo di pena. Qual pena, infatti! L'avrebbe accettata di grand'animo per tutta la vita. Ma sarebbe ritornato, e presto. Alla peggio, perchè bisognava prevedere anche il peggio, non voleva mancare per i quattro di ottobre, all'onomastico del re della montagna. Se il signor Francesco era un re, non dovevano trovarsi presenti tutti i suoi vassalli, per rendergli omaggio di fedelt

Il Conte Raimondo, tutto lieto, con benigne parole gli rispondeva: «Noi vi abbiamo obbligo infinito, bel pellegrino, per la fede che avete posta nella nostra cortesia, sebbene per cosa che non valga rammentare: chè troppo gran torto noi faremmo, non diciamo ai nostri fratelli di cavalleria, ma ai nostri meno agiati vassalli, sospettando che avrebbero chiuse le porte al buon romeo

Ecco qui: gli Spagnuoli che volevano fare i bell'umori sono stati esortati, con lettere severe, a riconoscersi vassalli della Chiesa, se non vogliono essere scomunicati. Bravo! gli Spagnuoli paventano delle scomuniche ed e' sariano capaci far qualche sacrifizio per non andare a casa del diavolo, che l'è popolata di canaglia.

Noti so quale dei due fatti tornasse più ostico ai vassalli del marchese. Cito a memoria cose udite da bambino, e non ho tempo a dilungarmi in queste minutaglie della storia.

Non davano mai posa ai loro turbolenti affetti, e spargeano di tanto l'odio proprio ne' loro vassalli, che que' di Nebiolo e di Stefanago non si scontravano mai senza venire alle mani, e le feste di questi colli eran ognora turbate dai loro ratti e dalle loro risse.