United States or Faroe Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma dopo che il senato ebbe in tal guisa sottoscritta la sua propria sentenza; dopo che quel corpo, autorevolissimo per le qualit

Milano, li 29 aprile 1814. Firmato VENERI, Presidente. GUICCIARDI, Cancelliere. La presente nota è stata sottoscritta ed approvata dagl'infrascritti conti Senatori,

Fino dal primo momento dell'arrivo di Garibaldi a Firenze, una parte della popolazione di Bologna, seguendo l'esempio di Livorno, s'era messa in testa di volerlo per suo generale; e con una clamorosissima dimostrazione ne aveva fatto formale domanda al cardinale Luigi Amat, capo allora di quella Legazione; il quale, per schermirsi e quietare il tumulto, fu costretto a dare buone parole. In questo mentre l'Amat è richiamato a Roma, e gli succede, come Prolegato, il conte Alessandro Spada, che arriva a Bologna la sera del 6 novembre. L'invio de' 400 svizzeri a' confini venne fatto da lui e dal barone De Latour, generale in capo delle milizie pontificie nelle quattro Legazioni. Il giorno 9, in cui appunto seguí questo invio, fu presentata ad essi la seguente fierissima protesta, che mostra quanto i cervelli si fossero riscaldati. È sottoscritta: «Il Popolo Bolognese», e dice: «Bologna chiese al Governo, per mezzo del cardinale Amat, il generale Garibaldi per condottiero della sua legione. Il cardinale rispose annuirvi per sua parte e che avrebbe efficacemente appoggiata in Roma la domanda del popolo: e ciò al cospetto di migliaia di cittadini. Il popolo conosce il carteggio passato fra il Nunzio di Firenze e il Legato di Bologna; nel quale carteggio era chiesto, e consentito per ambedue le parti, l'arrivo del Garibaldi e de' suoi uomini fra noi. L'atto sleale onde è fermato con forze imponenti questo generale ai confini, mette il popolo nel suo diritto di chiedere una spiegazione al Governo, onde non essere necessitato da tanta illegalit

Erano due circolari che si riferivano al medesimo argomento. L'una, firmata dalla Presidenza dell'Unione, sollecitava i soci a intervenire o a farsi rappresentare nell'Assemblea generale che avrebbe avuto luogo la prima domenica di maggio; l'altra, sottoscritta da Alcuni azionisti, invitava a una seduta preparatoria per discutere la linea di condotta da tenersi appunto nell'Assemblea generale nell'interesse della Societ

Questo contegno, sebbene temperatamente, assunse anche Monsignor Guttadauro e me ne duole per l'uomo veramente rispettabile che nella seconda pastorale del 7 febbraio parla di plebi fatalmente illuse da istigatori malvagi, di ree dottrine ecc., ed assume proporzioni di sconveniente diatriba, che potrebbe essere sottoscritta da Yves Guyot, nel Vescovo di Noto.

Prese in quella vece la lettera e l'aperse. Era sottoscritta «un amico»; la solita firma degli anonimi. Questo amico mandava da Torino al signor Amedeo le più brutte nuove del figlio, della sua scioperataggine, dei suoi debiti e via discorrendo. Un cenno intorno al probabilissimo esito degli esami, disse abbastanza chiaramente ad Ariberti che l'anonimo era un compagno di Universit

La sottoscritta dice: «La vostra viva e morta Melitea». O anima mia, so che non vuoi che viva vita cosí disperata senza darmi novella di te. Ma che cosa mai potrai tu avisarmi che non mi sia di affanno e di cordoglio? o mia dolce morte, o mia amara vita! FORCA. Leggetela liberamente.

Lo sa? esclamai. Non tanto la cosa in , quanto il modo in cui sentivo che Topler l'aveva detta, mi fecero balzare il cuore di speranza. Sicuro rispose la signora. Il professore ha saputo tutto da una lettera che ricevette ieri mattina. Pare sia sottoscritta, ma da persona che prega di non essere nominata. Infatti il professore non l'ha voluta nominare.

E che il fiero lottatore oramai poteva dirsi al termine del suo faticoso lavoro, e presso a raccoglierne i frutti. Il vecchio Vitali, come s'è accennato, aveva alla perfine fatto testamento. Per mettersi in pace con Dio s'era obbligato a dar fuori pel primo di gennaio un milione, che era appunto la somma lasciata in sue mani dai gesuiti fuggiaschi, e della quale, per la morte del Padre Martelli, non si sapeva più dove raccapezzare la ricevuta, che pure doveva esser stata sottoscritta dal banchiere. Questa era una restituzione; ma il signor Giovanni non aveva voluto saperne del vocabolo, e aveva in quella vece accettato una variante suggerita da Bonaventura, snocciolando quella somma a lui, perchè la trasmettesse a Roma, come offerta del pietoso banchiere alla chiesa del Gesù. Ciò fatto, al Vitali sarebbe rimasto ancora un milione e centomila lire; e di questa somma egli parlava per l'appunto nel suo testamento, lasciandola, tranne pochi legati a gente di servizio, in eredit

«Gli offesi da un tanto briaco furore han fatto appello a questa Giunta per una riparazione e la rappresentanza sottoscritta, a tutela dei diritti dei propri amministrati che in quella barbarie vede tutti quanti crudelmente violati, sente alto il suo dovere d'informare l'illustrissimo comandante la zona militare qui di stanza, maggiore cav. Merli, per gli opportuni provvedimenti.