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Quando Ida entrò, Paolo era al cembalo e sonava alla sordina un pezzo di Gluck. Al suo apparire egli si alzò, la salutò con una inflessione di voce che dinotava a un tempo e la famigliarit

E la scena era stata assai diversa da quella che il Sindaco e gli altri avevano immaginato. La signora Kyllea rispondeva con un bel "Grazie" un po' gutturale; ma Miss Elsa, parlando col dottor Medulla, si esprimeva in un italiano che conservava appena qualche inflessione di accento straniero. Soltanto la cognata era rimasta zitta, salutando e ringraziando con rigidi cenni del capo.

Quelle voci si rassomigliavano assai, e Cesare sussultava, udendosi chiamare da Roberta con la stessa inflessione, che gli aveva reso caro il proprio nome pronunziato dalle labbra d'Emilia.

Prepotenti, dunque; conchiuse Ariberti, temperando con un sorriso e con una soavissima inflessione di voce l'asprezza del vocabolo; il quale, del resto, veniva da .

Vidi sul suo volto un graduale passaggio, quasi per note semitonate, a un più mite e rassegnato senso di tristezza; indi egli ripigliò con voce blanda e con inflessione esclamatoria: Signora, ci hanno messo alla coda!

Il sopraggiungere d'Angela Tintaro interruppe il giuoco per un istante; Gian Luigi si levò, e nel mentre Lidia parlava colla Tintaro, egli mi condusse innanzi alla finestra, dicendomi con inflessione maliziosa: Una buona notizia, dunque. Un ritorno all'antico!

Ah! tenetevelo caro il suo cuore replicò la contessina con tale inflessione di voce, che fece trasalire la guantaia soltanto pregate il vostro sposo di essere più prudente e non parlare con tanta leggerezza di voi cogli amici. Poi, colla massima disinvoltura: Siamo intese, mia cara, tengo i guanti per me: la mia cameriera passer

Bortolo! chiamò poco dopo l'infermo. Ernesta sussultò leggermente e non rispose. Bortolo! ripetè Leonardo colla stessa inflessione di voce ho sete.... La povera donna si staccò con uno sforzo dalla seggiola, venne presso al cieco e gli porse il bicchiere contenente la pozione. Il disgraziato cercò la mano e la lisciò leggermente, bevette un sorso e riconsegnò il bicchiere senza dir nulla.

Si faceva buio nel salotto: la conversazione fra i tre durava sempre: Diana studiava Adolfo e la principessa: cercava dar un significato, non solo alle parole da lor pronunziate, ma alla inflessione onde erano pronunziate. A un tratto, udirono un gran rumore nell'anticamera: servi che parlavano insieme: alzavano la voce: qualche cosa di molto grave dovea esser accaduto.

E dava della testa nei muri della sua prigione; scuoteva la porta sui cardini, e parole inintelligibili uscivano dalla sua bocca; rotolavasi per terra, colla schiuma alla bocca e continuava a gridare. Ora si rivolgeva perfino a noi, ed ora chiamava in suo soccorso esseri immaginarii. Due volte attraverso il finestrino della porta tentai di fissare gli sguardi sopra di essa, e due volte indietreggiai quasi spaventato al cospetto di quella pazza furiosa, che voleva gettarsi sopra di me malgrado la porta che le sbarrava il passo. Un constabile aprì un momento la prigione, ed allora la povera pazza ritornò calma, e domandava colla più dolce inflessione di voce di essere rimessa in libert