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Strade ci vogliono, mastro Bernardo; strade ci vogliono, perchè la gente a modo non abbia a scavezzarsi il collo. Le strade larghe tirano i nemici in casa, sentenziò l'ostiere, temperando l'agro dell'osservazione con un suo riso melenso. E la strette non invitano gli amici; replicò il più giovine e il meno loquace dei due forastieri.

Prepotenti, dunque; conchiuse Ariberti, temperando con un sorriso e con una soavissima inflessione di voce l'asprezza del vocabolo; il quale, del resto, veniva da .

Cugino Bartolomeo, gli aveva detto, temperando con un suo risolino l'impertinenza della domanda, che v'è saltato in mente di prendere per servitore uno spagnuolo? Siamo per Francia, noi, non per Castiglia e Leone. Ah, ? aveva risposto Bartolomeo Fiesco. E meglio per noi, che non fossimo per nessuno. Quanto alla gente fidata, si raccatta dove si trova.

Mais enfin, il ne faudrait pas que des fripons pussent.... Del resto; quanto a me, soggiunse egli temperando il diniego con un mezzo sospiro, voi mi capite, Ariberti; come non potrei incrociar mai la mia spada con gente troppo da meno di me, così non posso mettermi al caso di vedermi certi figuri tra' piedi e di doverci ricambiare una carta da visita.

Sono tutta confusa, disse Maria, di avere un simile uditorio, non so più dove sia rimasta, soggiunse riprendendo il manoscritto. Incominci dal principio, disse il professore, vogliamo sentir tutto, e mentre Mario stava temperando la matita per illustrare il racconto, come diceva lui, tutti gli altri fecero silenzio per ascoltare la lettura di Maria.

Noi la descriveremo tal quale usavasi allora, temperando le scurrilit

Rivòltosi da capo verso l'uscio, Lorenzo Salvani vide ancora la testa di Maria, che lo guardava e rideva. Orso! gli disse la fanciulla, temperando col sorriso il rimprovero. Non siete venuto neanche a dirmi buon giorno, questa mattina, e non meritate che sia dato a voi in altra maniera.

Io di carcere usciva egro, e piangendo Il mio buon Federico e gli altri cari, Cui dato ancor da quel recinto orrendo Rieder non era ai desïati lari: Poscia esultava, Italia rivedendo, Ed alfin temperando i giorni amari Fra gli amplessi de' miei sacri canuti, Per me lungamente in duol vissuti. E omai da un lustro tutto ciò trascorse!

Arazzerie storiate coprivano le pareti; qui e qua scansie, con suvvi vasi e piatti di majolica a rilievo di frutte colorate, e due ampj finestroni, aperti a ciascun lato e incortinati di zendali a partite di vaghissimi colori, davano accesso all'aria della sera, temperando graziosamente la caldura del giugno.

Il terreno ora, nutrito d’acqua, andavasi temperando pe ’l lavoro dell’aratro e per la seminazione, co ’l favore dei dolci soli autunnali; e la luna ne ’l primo quarto influiva su la virtù dei semi.