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Si è parlato a questo proposito di Alessandro Manzoni; ma il paragone non regge. Alessandro Manzoni rinnegava, tutt'al più, un genere di opera d'arte, il romanzo storico e anche, logicamente, tutte le opere d'arte dove i fatti immaginarii s'innestano sur un fatto reale: il dramma, la tragedia. L'artista ripudiava un genere d'arte in nome d'un principio d'arte.

Rosen si era talmente investito della sua parte che inveiva ad alta voce contro questi assassini immaginarii come se li avesse avuti dinanzi, ed era gi

Invano i suoi ammiratori per resistere al paragone col Guicciardini hanno voluto sostenere che l'ampiezza del campo è nel Macchiavelli tanto maggiore, questi arrivando dalla decadenza dell'impero romano fino a Lorenzo il Magnifico e quegli da Lorenzo sino alla morte di Clemente VII; mentre nell'uno la lunghezza del periodo storico è piuttosto nel tempo che nelle Storie composte di pochi brani arbitrariamente staccati e tra loro cuciti con scarsi avvenimenti allineati e narrati a capriccio; e nella Storia d'Italia dell'altro se più breve il periodo è ben più vasto il campo. Gli avvenimenti sono simultanei, il loro aggruppamento più difficile, più complessa la loro logica, più molteplici le conseguenze. Mentre il Macchiavelli può sbrigliare e sbriglia la propria fantasia in episodii immaginarii o si attarda sui fatti che gli piacciono, s'abbandona a teoriche, cede ad antipatie, tace per riserbo, chiude gl'occhi per paura; il Guicciardini coll'impassibilit

In quelle lunghe ore di riposo, Silvia volava con la fantasia ai paesi immaginarii, sprecandovi tutta la forza accumulata nel suo lungo periodo d'inerzia. Ecco il bambino, bello, vivo, sangue del suo sangue, cuore del suo cuore; gli occhietti neri luccicano nel bianco visino, le labbruccie spruzzate di rosso chieggono i baci. Eccolo nudo e ridente davanti alla fiamma del camino, agitando le gambette, contento del calore e cercando mordere il suo piedino di angelo. Ma è possibile? Questa cosetta rosea, graziosa, quest'animuccia che ancora rammenta le voci del paradiso, è suo figlio, suo, suo, suo? Egli dice la prima parola, il caro adorato vuole la mamm

E dava della testa nei muri della sua prigione; scuoteva la porta sui cardini, e parole inintelligibili uscivano dalla sua bocca; rotolavasi per terra, colla schiuma alla bocca e continuava a gridare. Ora si rivolgeva perfino a noi, ed ora chiamava in suo soccorso esseri immaginarii. Due volte attraverso il finestrino della porta tentai di fissare gli sguardi sopra di essa, e due volte indietreggiai quasi spaventato al cospetto di quella pazza furiosa, che voleva gettarsi sopra di me malgrado la porta che le sbarrava il passo. Un constabile aprì un momento la prigione, ed allora la povera pazza ritornò calma, e domandava colla più dolce inflessione di voce di essere rimessa in libert