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Mio fratello Enrico, un mese fa, si è bisticciato aspramente col babbo. È un ragazzo vivo, di primo impeto, che avrebbe bisogno di una mano vigile che lo tenesse in briglia, ma preso di fronte si impenna come un cavallino selvatico. È sempre cresciuto a caso, senza la mamma, fra le governanti, i servitori, i maestri, i collegi buoni e cattivi, e quantunque il suo cuore sia affettuoso e generoso, è tuttavia sfrontatello e tenace nella sua volont

Nella grotta di tufo dove marcivano vecchie casse fuor d'uso, riconobbe una logora carriola di legno, in cui Ezio l'aveva condotta le cento volte su e giù pel viale della montagnola. Erano ancora le stesse piante, o quasi, magre e lunghe, che tremavano all'aria, popolate di tortorelle e di rossignoli: era ancora lo stesso odore di lago misto al più acre odore di canape che fanno marcire alla riva del torrente, un cattivo odore carico di idee buone per quel che suscitava delle antiche memorie. Che cosa era avvenuto di lei che le pareva d'esser così grande in mezzo a queste piccole cose? E perchè tanta paura sul punto d'incontrarsi in quel ragazzo, che l'aveva condotta, docile e obbediente come un buon cavallino, nella carriola di legno? Perdio soffriva gi

Avevo desiderato, e Anne-Marie colla testa appoggiata al petto di sua madre, enumerò: prima un cavallino tutto bianco con la coda lunga; poi una casa pel Schopenhauer; poi un battello a vapore per andarti a prendere, perchè non venivi mai; poi un vestito magnifico per Fräulein; e poi un orologio d'oro per Elisabeth; e poi un altro orologio, più d'oro, per te; e poi un altro per me; e poi un altro cane, non come Schopenhauer, ma nero con zampe bianche; e poi...

Prospero, cui non piacevano i cani, aveva desiderato che la figliuola lasciasse Musette in campagna, promettendole in premio un bel cavallino da sella. Lalla, insistendo un po', avrebbe potuto ottenere l'uno e l'altra; invece, fu ragionevole, e si piegò subito ai voleri del babbo.

Ne avevano infatti dei rotti; un cavallino, tra gli altri, a cui mancavano due gambe, e un cane che non abbaiava più, per essersi scollata la pelle del manticino. Ma ne avevano ancora dei nuovi, o quasi: un'arca di Noè, fabbricata a Norimberga, con otto o dieci animali ancora presentabili, e un alfabeto di legno, a cui, per miracolo, non mancavano che due o tre lettere. Quell'alfabeto era per allora il gran divertimento dei piccini. Vittorio conosceva gi

Circa un anno dopo la festicciuola fatta al professore Sant'Angelo, una mattina che questi recavasi col suo cavallino alla volta di San Daniele, dove aveva a consultare alcuni codici di quella piccola ma preziosa biblioteca comunale, fu vivamente sorpreso allorchè passando dinanzi all'antico palazzo dei Morò-Casabianca vide insolitamente spalancati tutti i veroni e diverse persone, in animato andirivieni per il cortile e dinanzi agli stallaggi, affaccendatissime nel seguire gli ordini, che il fattore, in maniche di camicia e col cappellone di paglia indietro sulla nuca, veniva impartendo con grande importanza.

Per l'Ungheria erano quelli i più bei giorni della sua lotta gigantesca contro l'Austria; la Toscana si reggeva a popolo, gli Stati Romani del pari; la Sicilia combatteva contro il Borbone, e Venezia stava incolume in mezzo alle sue lagune cogli allori di Cavallino e di Mestre, e nel marzo 1849 veruno poteva seriamente temere il crimine del 2 dicembre 1851 per la Francia, ove la repubblicana assemblea costituente ancora esisteva.

Ai coniugi Sant'Angelo si era unita subito una famiglia di Fontanabona, solita per vecchia abitudine a trascorrere con essi quella giornata, più il conte Leonardo Mangilli, arrivato egli pure allora allora col suo cavallino, e qualche altro conoscente.

Rise della propria facezia; poi, osservando il cavallino fremente per la corsa vertiginosa e carezzandolo sulla groppa in sudore, esclamò: Ma guarda questa povera bestiola, come me l'hanno conciata!... Ma che maniera di guidare!... Denunzieremo il signor padrone alla Societ

Si ricordi del proverbio: È meglio un... cavallino vivo che un dottore morto. Passava un altro quarto d'ora e lei daccapo: A letto, a letto, figliuolo. Padrona, domandavo io, com'è quel proverbio di Berto, che m'ha detto stamani? Ne ho bisogno per scriverlo. Berto, rispondeva, che dava a mangiare le pesche per vendere i noccioli. Vada a letto. Ancora una cosa.