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Purchè non vi piacciano le babbucce di fango di cui l'inverno vi calza elegantemente e l'imbellettatura rossa e violetta di cui orna le vostre guancie e il vostro naso gelato che attirano gli occhi degli sfaccendati più del vostro cartellone variopinto! Tornatevene a casa, mettete a letto i vostri marmocchi, bastonate le vostre mogli se piangono, e trovatevi domani mattina alle cinque ben desti, immersi i piedi nel grasso delle vostre scarpe migliori!... Vedete? La luna piena, come un riflettore, immensificando il mio gesto fino all'estremit

Circolano, frattanto, nel centro «phaetons» secondo l’ultima moda e fornimenti inglesi ornati d’argento e carrozze indorate, con le più eleganti livree e con arditi cavalli allietanti non meno per le loro magnifiche forme che pel loro bel colore, e che attirano con la loro finezza e col loro fuoco gli sguardi di tutti.

I vostri occhi così vivaci e tanto spesso pieni di malinconia, la vostra bocca sempre così fresca e dove il sorriso assume tante forme novelle e bizzarre, mi attirano irresistibilmente: io adoro le vostre perfette mani e quando immagino che esse possano passare sui miei capelli, con una lenta carezza, fremo di un lungo brivido: tutta la vostra persona esercita su me il fascino, che non si vince, dei corpi giovani e belli, fatti per l'amore...

Vi parlo dei sentimenti del cuore che ispirano la mia mente... e la rendono capace di produrre quelle opere che attirano l'ammirazione degli uomini, e arricchiscono gli autori. Sono sicuro dell'avvenire!

E questi due personaggi senza legge fede, quantunque chiusi nella ristretta cerchia d'un quartiere di Genova, hanno tre o quattro stamberghe per , dove attirano quella udienza che abbiam detto, e tutti i curiosi più arrisicati di altre classi, i quali volendo guadagnarsi il titolo di «Ligure istrutto nella sua patria» non si peritano di portare in quei luoghi il loro cappello a staio, che non sempre ne esce sano.

Un altro giorno il duca le disse: Tu ti devi annoiare sovente di codesta vita un po' solitaria, a cui la mia posizione nel mondo ed il ritiro di tua madre col figliuolo alla campagna ti condannano. Tu sai che il tuo mondo non mi seduce enormemente rispose Vitaliana e che i saloni mi attirano mediocrissimamente. Io non ò spirito quanto occorre per regnare.

È violenta e triste la prima impressione che si risente discendendo dalla grande Roma piena di luce e di vita in quel freddo cimitero sotterraneo, dove sulla morte è anche ora passata la devastazione, e dove si vedon congiunti tutti i più tetri aspetti d'una cava, d'una grotta e d'una carcere. E si va innanzi a malincuore, nell'odore umido della terra, diffidando del suolo ineguale, e pensando con inquietudine che, se il frate sparisse, si perderebbe la lena alla corsa, e forse il lume della ragione, prima di ritrovare l'uscita. Ma, a poco a poco, quel labirinto di anditi angusti, quelle fughe di buche sepolcrali nereggianti nelle pareti come grandi bocche semiaperte, quei piccoli vani per gli uffizi del culto, dove i fedeli stavan raggruppati e stretti, come quando aspettavan nei circhi l'irruzione delle belve, attirano e soggiogano tutti i vostri pensieri. Se vi resta ancora un pensiero profano, cede anche questo alla vista della prima ampolla incastrata nel tufo, nella quale siete spinti a cercare le tracce del sangue che vi fu racchiuso, e quasi un ultimo fremito della vita che fuggì con esso dalle vene del martire, o svanisce alla prima lettura di una di quelle iscrizioni semplici e rozze: «Pax tecum», con accanto un nome di battesimo, che non vi par di leggere, ma d'udir profferire intorno a voi dalla voce sommessa di chi ha amato e sepolto chi lo portava. Il frate si soffermava a quando a quando per rischiarare la cripta di una famiglia, di cui è scomparso ogni avanzo, o nomi di pellegrini d'altri secoli incisi nelle pietre, o una grata sottile, dietro la quale, fra poche ossa biancheggianti, ci fissavano due occhiaie profonde, con quello sguardo immobile da mille e ottocento anni, che par che aspetti con fede invincibile l'adempimento d'una promessa. Ma più che altro ci arrestavamo a quelle buche mortuarie dei bambini, così strette, da parere che neanche un piccolo cadavere potesse entrarvi, se non spinto dentro a forza come un corpo ancora vivente e ribelle alla sepoltura. Ah, pure sono i bambini quelli che vi prendono al cuore, quei poveri piccoli cristiani messi a dormire l'un sull'altro, ammucchiati, quasi schiacciati, oppressi anche nella morte dalla terra, come eran stati nella vita dal terrore, e così lontani dalla luce del giorno e dal verde dei campi, rimpiattati, più che sepolti, come carne maledetta. E col sorgere della piet

Due vaste macchie attirano i miei sguardi. S'allargano. La più piccola, a sinistra, è rossastra, Sembra una pozza di sangue.... Sono le dense file dei volontari. Sul suo fianco sinistro riluce un'ampia macchia grigia, simile ad una enorme lastra di piombo. E' l'esercito regolare.

Qualche cosa di simile passava intanto nell'anima di Diana. Ascoltando distratta il cavaliere Duranti che vantava i servigi da lui resi allo Stato quand'era intendente di finanza, ella guardava gli occhi luminosi e ridenti dell'Adelaide Nocera, la quale doveva essere avvezza a udire ben altri discorsi. E cercava di farsi un'idea dell'esistenza di queste donnine amabili e spensierate che attirano gli uomini come il miele attira le mosche e che volgono le forze del piccolo ingegno a un unico fine, quello di piacere. E come vi riescono! Come riescono a essere tollerate, accettate anche dalla gente rispettabile! Ecco per esempio l'Adelaide Nocera che nessuno credeva un fiore di virtù e che pur tutti andavano a gara per festeggiare. La mamma di lei, di Diana, non la considerava una delle sue migliori amiche? Non aveva pur dianzi preso calorosamente le sue difese? La signora Duranti, così facile a scandalizzarsi, non la trattava con cordialit

Una cosa che rattrista quando si studia la miseria a Londra, si è che questa miseria è un po' da per tutto. Noi l'abbiamo ora visitata nei suoi quartieri classici, quelli che attirano sempre di preferenza l'attenzione del moralista, dell'economista, del viaggiatore; ma essa esiste anche altrove, ed ecco che il West-End, uno dei quartieri più aristocratici e più eleganti, posto all'estremit