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Onde quei tartari del Catai, che Marco Polo e dopo lui tant'altri ancor moderni raccontano aver in uso monete di carta sigillata dal loro re ed altri ministri, non ne sentono incomodo alcuno, mentre comunemente fra loro sono accettate.

Dico bene, di cristophle. Le hanno accettate? Altro che. Oh racconta perchè non ne so nulla.... Ma prima fammi un altro bacio... ma lungo... come tu li sai fare tanto bene... anima mia. Dato il bacio, non tanto lungo quanto quell'altra sconcia lo avrebbe voluto, il Marliani rispose: Come sai erano di cristophle, ma così belle e così pesanti che si poteva benissimo farle passare per d'argento.

Per altro son ben rare le zecche d'Italia, anzi nell'Europa, ove non siano portate e pur troppo accettate spesso proposizioni di questa natura, che sconvolgono il commercio e rovinano gli Stati.

«Che cosa favella quel membruto, che, se mal non vediamo, ci pare il vincitore del torneo di Romadomandò Carlo ad alcuni suoi Baroni. «Egli brava, e minaccia....» «Egli brava!» «O sire Conteaggiunge Ghino «da quel valente uomo che siete, accettate la tregua, perchè non sempre troverete traditori che vi lascino il passo, non sempre i Saraceni che abbandonino il posto, Benevento,...»

Un pezzo i due amici stettero senza parlare; Leonardo pensava, e lo stesso Agenore, seguendo cogli occhi la bella, si distraeva imperdonabilmente, considerate le funzioni ciarliere che egli aveva accettate. Dove è ora Ernesta? domandò il cieco. Fa il giro dell'ippocastano... si mette in un viale... si allontana... Le far

Se poi la maggior parte delle monache erano di scarsa istruzione, non ne mancavano altre mediocremente istruite, le quali rappresentavano lo elemento culto d’un monastero. Queste, o alcune di queste, non eccellevano per floride condizioni economiche di famiglia, pur essendo nobili o civili; ma erano accettate come soggetti. Soggetto nel linguaggio monastico voleva dire persona di tali qualit

Un momento di silenzio e di meditazione seguì le parole della fanciulla. «Io più nulla temo su questa terrarispose l'altero crollando il maestoso e terribile capo. «Nulla! nulla! E voi dunque non mi accettate come servo e come schiavoVi era tanta eloquenza nelle rozze e superbe parole del brigante!

, Rosina, io l'ho giurato sull'altare della morte. La fanciulla, lasciate le mani dell'amante, si pose le sue alla fronte. Rosina, riprese l'incognito, Rosina, il vostro giuro mi sta sull'anima; io lo accetto, voi accettate il mio. Io mi allontano, ma voi mi rivedrete e ben presto. Signore!... replicò vivamente l'altra.

E questa è la ragione perché in gran parte dello Stato della Chiesa da qualche anno in qua non si vedevano altro che ducati veneti e testoni scarsi, perché introdottovi anche l'abuso di lasciar correre i testoni ed altre monete, anzi le doppie istesse calanti di molti grani dal giusto peso, non state queste accettate per baratto di ducati nello Stato veneto.

Se avessi provato per voi una di quelle vive passioni che sconvolgono la fantasia, non potrei forse parlarvi in tal modo: avrei orribilmente sofferto nell'udire che amaste un altro; ma io che non ho la mente offuscata dalla gelosia, posso sopportare tale idea.... Comprendo lo stato, in cui vi trovaste, e vi compatisco... Accettate la mia offerta, e potrete essere ancora, se non felice, amata e tranquilla.