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D'onde vanne ad esso l'esempio del culto esclusivo dei beni terrestri, l'idolatria degli interessi sostituita all'adorazione dei principî, delle sante idee?

Può darsi che le Chiese si trasformino in gruppi di servizi sociali. Può darsi che le grandi manifestazioni popolari di culto assumano una forma sempre meno ecclesiastica; che il sacerdozio diventi, come in talune Chiese è divenuto, libera designazione di fedeli a funzioni di educazione e di assistenza pratica¹.

il foco ch'io dovrei mandarvi ancora per render merce pari al degno merlo, meco si sta, vuol partirsi un'ora. Selva chiusa non è, campo aperto, giardin culto, o poggio aspro o deserto, che non sappian com'ei m'arde e divora. Dello stesso

E dove sono caratteri integri e fedi ardenti, quivi la questione religiosa è sentita; poichè religione è il culto sincero ed eroico degli ideali della vita¹. E quando le fedi si stemperano e la volont

Ogni veste in fantastici Disegni si ricama; La ricchezza frastaglia I merletti alla dama, E l'abile miseria Alle povere donne In pittoreschi cenci Sa ricamar le gonne. Di poco pane e d'acqua La plebe si nutrica; Ha l'apatia mirabile Della sapienza antica; Come adorava gli idoli, Adora i santi adesso; I simboli mutarono, Ma il culto è ancor lo stesso

Perchè la contessina senza una parola, una spiegazione, non si era più fatta vedere da lui, non aveva mai risposto alle sue lettere traboccanti di amore, di dolore disperato. Che era successo? Che mai le aveva fatto? La sua coscienza nulla gli rimproverava: egli non viveva che per Adriana; l'amava con culto, santamente, fino alla febbre, alla follia.

Che il conte Malatesti abbia ragione. Prendiamo senza finta modestia quel che ci viene. Non è il valore, non è l'altezza della mente, che mi regala il nostro ospite, riconoscendo in me l'amore della patria. Oggi il culto dell'Italia nel segreto delle nostre case, o sulla vetta dei monti, lontano dal sospetto dei tiranni e dall'orecchio dei delatori; domani l'impeto della rivolta, il riconoscimento e l'alleanza delle libere volont

La Grecia accettò, sin dai tempi eroici, il culto della donna e dell’uomo divinizzati, di cui l’esercizio fu del pari lubrico che nell’Asia Minore.

basta: Gregorio prescrisse, che il culto religioso non dovesse essere compreso dal popolo però che questi quanto meno intende, e più adora.

Era un'ampla campagna che giacea tutta scoperta agli apollinei raggi. Quivi allor mirto si vedea, cipressi frassini faggi, ma nuda ghiara, e qualche umil virgulto non mai da marra o mai da vomer culto.