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Aggiornato: 28 maggio 2025
O Lidia, il mio pensiero era di darti mia madre, di darti il mio cuore, di farti contenta, ed io avrei lavorato, forse avrei acquistato un nome, e Tu dovevi essere la mia pace. Perdonami e sii felice! E a Te, mia mamma, che dico? Quante volte mi sarei ucciso, ma sempre ho pensato a Te. Eccoli, o mio amore sincero, costante, vigila, eccoti il mio cuore.
«Una fortunata occasione, cominciò, una di quelle occasioni che si offrono soltanto all'uomo che vigila sempre per impadronirsi di ogni nuova scoperta che possa interessare la scienza, mi permette d'intrattenervi oggi d'un veleno rarissimo, e di mostrarvene sperimentalmente gli effetti. È questa certo la prima volta che in un'universit
Nell'ombra alta del frassino Dove più l'erba è molle, Dorme i sogni innocenti: Sogna la balza morbida, Il verde ampio del colle, I giochi e l'acque garrule e lucenti. Accanto bruca e vigila La madre e sparsa giace La greggia in suo riposo: Mentre un sonar di fistole Sveglia nell'erma pace Dell'imminente sasso il Nume ascoso. Dormi, agnellino!
E noi diciamo con piena fiducia ad esso, alle guardie nazionali, alla gioventù di tutte le classi: Roma è inviolabile; custodite questa notte le sue mura: esse racchiudono l'avvenire della nazione. Vigilate, mentre quei che hanno combattuto quattordici ore riposano, alle porte, alle barricate. L'angelo della patria vigila con voi, e l'angelo della patria è l'angelo della nazione.
"Ferro, laccio e veleno adoperò la vendetta arcana che vigila sul mondo, come altra volta il Tribunale della Santa Vema. Il biscazziere abbandonò la isola continuando le sue truffe pel mondo. Scoperto baro per singolare vicenda che ti narrerò un'altra volta, ai bagni di Homburgo nel tornare a casa gli dettero di un coltello in mezzo al cuore, e gli rubarono il danaro rubato. Ladro di ladro non fa peccato: gana min a gana plur, come diciamo noi altri; solo gli lasciarono le carte, e gliele distesero per supremo scherno intorno del capo a modo di raggiera. La Mezzana, dopo varie vicende di vita, prese a nolo un colosso nato a Como, che un bel giorno la lasciò strangolata nel letto, e con le spoglie della casa sì salvò con la cameriera in America. La giovane peccatrice prese in odio il peccato e il luogo della infamia: si ritrasse in una celletta dove visse poco, e mantenendosi col vendere ora questa ora quell'altra masserizia. Il nostro pietoso Presidente non cessò mai dì visitarla. Se vuoi sapere com'ella s'inducesse a sopportarlo, te lo chiarisco in breve: con la promessa di portarle alcuno oggetto che fosse appartenuto al misero Guglielmo. Egli era troppo buon gentiluomo per mancare alla sua parola: si procurò l'ultima lettera scritta dal defunto alla madre, che non fu spedita perchè macchiata di sangue. Gliela porse il pietoso con sembianza compunta; e l'avvertì a tenerla cara, perchè il cervello del giovane era andato a cascare per lo appunto l
Il governo vigila la cultura del tabacco, per tema che venga venduto ad altri: ha creato degl'ispettori, i quali non solo contano le piante del tabacco seminate in un campo, ma il numero delle foglie d'ogni pianta. E questi ispettori non permettono a nessuno di coltivarne senza il loro permesso: e se qualcuno trasgredisce ai regolamenti, deve subire ammende, condanne, e ogni sorta di punizioni. Ah se i coltivatori, invece del tabacco, seminassero nei loro campi del buon grano, non avrebbero a sopportare simili persecuzioni. Coltiverebbero una pianta salutare, che nutre l'uomo e non gi
L'auditore Forti di Pescia. Assedio di Firenze. Non importa, però che l'uomo sia quasi un sasso nella mano del destino e gli tocchi andare dove si sente sbalestrato e Nemesi duri, la quale vigila eterna; il sonno fugge dagli occhi suoi senza palpebre, il braccio di lei si agita senza posa a percotere le colpe dei mortali: cotesta è gelosa divinit
Gli Egiziani e i Sennaresi amano molto il cigolìo di queste ruote, prodotto artificiosamente con un miscuglio di grasso e di carbone pesto e apprezzano le zacchie che cigolano forte poichè tengono sveglio il ragazzo che vigila sui tori, quindi queste non si fermano, e allontanano gl'ippopotami che potrebbero ucciderli.
No, no, povero grullo, c'è la tua mamma che vigila per te, la tua mamma che tu stimi poco, oh lo so, ma che non ha perduto il suo tempo durante la tua assenza.... E la tua mamma ti dice che quella Lucilla, a cui vorresti rinunziare, non hai forse da far che un passo per averla.... Oh, sempre castelli in aria. Non sono castelli in aria.... È una realt
Filippo sembrava non accorgersi della presenza di Giselda. Mi pare un gatto che vigila, pensò il Candriani. Se la porti via anche questa? Ma la partita finiva; la contessina Fioresi volse le spalle ai giuocatori, tornò fra le donne, e subito trovò un appiglio per interloquire.
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