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Messer Agapito s'immischi nelle sue spezierie e non venga a romperci le tasche: gridava a questo punto Vanardi spazientito. Gli è che ha ragione: ripigliava la moglie con maggior calore: tu non mi vuoi più bene... Sei un cattivo, ... perchè dovevi lasciarmi stare... Ed io col mio ago mi guadagnerei da vivere un po' meglio... Antonio voleva placarla.

Ma caro Enrico, dovevi sapere che non si d

Dovevi esser bello, Topo! Son cose strane, o camberati; ma gi

O vergine, o bionda, o straniera, chi t'avrebbe detto che tu dovevi tanto deliziare e tanto tormentare un'anima italiana. Io italiano? goffo, ridicolo, senz'azioni.

Questa arte dovevi far tu, quando eri giovane. NEPITA. E ti par dunque ch'or sia vecchia? ESSANDRO. Mi par, no; lo tengo per certo, . NEPITA. Dunque hai per certo che sia vecchia? ESSANDRO. Tu stessa il dici. NEPITA. Menti per la gola: odoro piú io morta che tu non puzzi viva, e a tuo dispetto son piú aggraziata di te.

La signora Veronica non voleva crederlo: io capisco. Non so quanto vi sia rimasta: ero così sfinita, mezza morta, che non capivo più nulla. Ne sono uscita quando ho visto entrar gente: allora ho pensato che dovevi aver paura per me, che non mi fossi buttata in Arno. Me n'era venuta l'idea sul ponte, ma era giorno. Che cosa dici?

e se ’l sommo piacer ti fallio per la mia morte, qual cosa mortale dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi, per lo primo strale de le cose fallaci, levar suso di retro a me che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, ad aspettar più colpo, o pargoletta o altra novit

e se 'l sommo piacer si` ti fallio per la mia morte, qual cosa mortale dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi, per lo primo strale de le cose fallaci, levar suso di retro a me che non era piu` tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, ad aspettar piu` colpo, o pargoletta o altra vanita` con si` breve uso.

TRINCA. Dio me ne guardi, che mi fusse posto in mezo: mi avisasti prima, che, quando stavi infuriato, ammazzavi gli amici e gli nemici. TRASIMACO. È vero quanto dici; ma, essendo un solo, dovevi avisarmi.

Vattene per i fatti tuoi, che io, per non essere importunato dalla importunitá tua, fossi forzato a farti quanto ti ho detto; ché se l'astrologo che ti ha trasformato ti avesse predetto che dovevi ricevere delle bòtte, forsi un'altra volta ti avrebbe il vero pronosticato. E poiché non vuoi partirtene tu, partiromene io. GUGLIELMO. Mi vuo' partir ancor io e cedere all'iniqua fortuna!