United States or Belarus ? Vote for the TOP Country of the Week !


Questo non è facto senza providenzia senza vostro bene, ma con molta providenzia e vostra utilitá, per tòllere la speranza del mondo all'uomo e farlo córrire e dirizzare a me che so' suo fine, che almeno, per importunitá di molestie, egli ne levi el cuore e l'affecto suo.

ERASTO. Veramente l'ho stimato cosí sempre, ma ho voluto saperlo di bocca vostra, padrona singulare. Attendo l'altra grazia che vi chiese e perdonatemi tanta importunitá per dar questa importunitá al mio core: che apriate il portello della gelosia che v'impedisce la vista, ché non mi lascia godere un tanto bene.

ERASTO. Dico che la tua è una soverchia importunitá, ché non passo mai di qua se non ti veggia in questa strada passeggiare; però cava fuor la spada. CAPITANO. Non è mia usanza por mano alla spada, se almeno con un colpo non ho speranza di squartar cento uomini, sbarattar un essercito, cacciarmi dinanzi dieci bandiere; e avendola in mano nuda, ammazzo cosí gli amici come gli nemici.

Vattene per i fatti tuoi, che io, per non essere importunato dalla importunitá tua, fossi forzato a farti quanto ti ho detto; ché se l'astrologo che ti ha trasformato ti avesse predetto che dovevi ricevere delle bòtte, forsi un'altra volta ti avrebbe il vero pronosticato. E poiché non vuoi partirtene tu, partiromene io. GUGLIELMO. Mi vuo' partir ancor io e cedere all'iniqua fortuna!

Dicevo che veniva uno vento di coscienzia; e questo fa la divina mia Bontá, che, avendo provato con la prosperitá per trarli per amore e col timore, ché per importunitá dirizzassero el cuore ad amare con virtú e non senza virtú; provato con la tribolazione, data perché cognoscano la fragilitá e poca fermezza del mondo; ad alcuni altri, poi che questo non giova, perché v'amo ineffabilemente, do uno stimolo di coscienzia, perché si levino ad aprire la bocca bomicando el fracidume de' peccati per la sancta confessione.

EUGENIO. Non considerate, signora, che ho un padre concorrente nell'amor mio? e se ben mi veggio in tante difficoltá e rispetti di mio padre, pur Amor non permette che cangi voglia. Il padre cerca privarmi di quello che mi si deve per amore; io ne prego e riprego vostro fratello, e dubito per la troppa importunitá di esserli molesto: avemo sofferto tanto, soffriamo un altro poco.

Unde spesse volte si partono, per questa importunitá delle pene e stimolo di coscienzia che è dentro ne l'anima, da la colpa del peccato mortale. El quale drictamente si può chiamare «farnetico», ché, credendosi ponere l'affecto suo in alcuna cosa, quando viene a vedere, non era cavelle.

ISOCO. Io son stato tacito insino adesso, stimando che la tua importunitá avesse pur a far qualche fine; ma veggio che sei soverchiamente temerario, e dubito che non facci temerario ancor me. Ma forse non v'intendete l'un l'altro.