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Tu eri la fredda rinunzia, il raggio di sole che diventa ombra; il cimbalo ed il sonaglio della danza nell’orchestra del canto liturgico; eri la ghirlanda sfogliata, il mazzo reciso, la semenza fuor dal granaio, il rosaio spezzato dal vento.

Mario Le date sono contro di te. Clelia Come! Mario Sino a dieci mesi fa, tu eri amante mia e di Carsanti. Clelia Amante di lui, no! Mario Evvia! Clelia Tu ricordi in che modo esclusivo io ti amavo. Mario Chiacchiere!... Clelia Tu ricordi la singolarit

Allor disse 'l maestro: <<Non si franga lo tuo pensier da qui innanzi sovr'ello. Attendi ad altro, ed ei la` si rimanga; ch'io vidi lui a pie` del ponticello mostrarti, e minacciar forte, col dito, e udi' 'l nominar Geri del Bello. Tu eri allor si` del tutto impedito sovra colui che gia` tenne Altaforte, che non guardasti in la`, si` fu partito>>.

O notte tetra, fredda, terribile, come eri bella! come allettante per il giovinetto che batteva la via per raggiungere un pugno di Volontari, che nell'osteria delle Filigari ebbero dal Governo Pontificio il divieto di penetrare sul territorio Romano!

11 Quando aspettava che di Nicosia, dove tu te n'andasti alla gran corte, tornassi a me che con la febbre ria lasciata avevi in dubbio de la morte, intesi che passato eri in Soria: il che a patir mi fu duro e forte, che non sapendo come io ti seguissi, quasi il cor di man propria mi traffissi.

Ah, ci venite poi? Per mio conto ho pensato di no. Si mette per legare il pacco che Helmer tiene in mano. Come? Eri tu che insistevi. A me non piace sfoggiare virtù al primo momento. Rifletto e faccio poi per il meglio. Gi

Chi sei dunque? VIGNAROLO. Son Guglielmo e vo' entrare in casa mia, dar Artemisia al mio padrone e Armellina al vignarolo. CRICCA. E gli atti, il procedere e le parole mi fan ampia fede che tu sei quel vignarolo che eri prima. Non ti vergogni a dire che sei Guglielmo? VIGNAROLO. Mi vergognarei facendo cosa cattiva, ma in entrando in casa e disponendo delle mie cose non fo cosa cattiva.

E tu eri una bimbettina piccola, piccola come Anne-Marie. Ascolta Anne-Marie! disse Nancy, accennando alla finestra aperta della saletta da pranzo. Anne-Marie non aveva voluto venire neppure per due ore al Gartenhaus senza il suo violino. E adesso si era chiusa nella sala da pranzo a studiare. Ripeteva molto piano una piccola ninna-nanna, lieve e dolce, e perfettamente intonata.

Mi sono fatto un po' bello in seguito. Immagina invece che cosa doveva essere mia moglie allora! Tu dirai: Una dea! Io aggiungo: Una carica di cavalleria! Dopo la quale tu non sapevi più in che mondo eri. Sono cose che a dirle non ci si crede. Bisogna provarle. Provare per credere dissi io come per le tue pillole.

Tu eri, Vergine di Bartrès, la sorella del più divino e del più dolce uomo che mai abbia traversate le vie della terra; in entrambi voi era l’innocenza dei grandi sollevatori d’uomini, quella forza di fedelt