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per te si veggia come la vegg’ io, grata m’è più; e anco quest’ ho caro perché ’l discerni rimirando in Dio. Fatto m’hai lieto, e così mi fa chiaro, poi che, parlando, a dubitar m’hai mosso com’ esser può, di dolce seme, amaro». Questo io a lui; ed elli a me: «S’io posso mostrarti un vero, a quel che tu dimandi terrai lo viso come tien lo dosso.

Mentre io mi dibattevo nel terrore del fallimento, tu passavi la notte nelle bische. Nelle bische! Al Club. Hai guadagnato otto mila lire in una notte. Ne fui informato la mattina. Il giorno stesso che ho convocato i miei creditori. Ti ho fatto venire nel mio studio, ti ho esposto lo stato delle cose mie. Non volevo cominciare con dei rimproveri.... non volevo mostrarti che sapevo.

per te si veggia come la vegg’ io, grata m’è più; e anco quest’ ho caro perché ’l discerni rimirando in Dio. Fatto m’hai lieto, e così mi fa chiaro, poi che, parlando, a dubitar m’hai mosso com’ esser può, di dolce seme, amaro». Questo io a lui; ed elli a me: «S’io posso mostrarti un vero, a quel che tu dimandi terrai lo viso come tien lo dosso.

Piú tosto il sol fermarsi e 'l mar asciutto forse vedrò, che mai contra la voglia cosa mi faccia di chi move 'l tutto. Qual pianta, qual augel, qual fiera piú amo di te, saggio animal? Però mie cose io piú mostrarti, che tu veder, bramo.

99 Il signor de la casa allora alquanto sorridendo, a Rinaldo levò il viso; ma chi ben lo notava, più di pianto parea ch'avesse voglia che di riso. Disse: Ora a quel che mi ricordi tanto, che tempo sia di sodisfar m'è aviso; mostrarti un paragon ch'esser de' grato di vedere a ciascun c'ha moglie allato.

Ghegola, quantunque sapesse ormai questa supposizione fuori affatto del possibile, non potè trattenersi, ciò non ostante, dal fare una smorfia. Via, via, replicò Foscarini fortunatamente, come t'ho detto, nessuno dei due corre di questi pericoli. Ti raccomando intanto di mostrarti sicuro, disinvolto sul terreno, e di far vedere in una parola che è proprio vero che tu non hai paura.

Allor disse 'l maestro: <<Non si franga lo tuo pensier da qui innanzi sovr'ello. Attendi ad altro, ed ei la` si rimanga; ch'io vidi lui a pie` del ponticello mostrarti, e minacciar forte, col dito, e udi' 'l nominar Geri del Bello. Tu eri allor si` del tutto impedito sovra colui che gia` tenne Altaforte, che non guardasti in la`, si` fu partito>>.

NER. Chi sei, chi sei, perfida tu, che intera vaneggi Roma al tuo tornare; ed osi gridar tuo nome? Or qui, che fai? che imprendi con questo iniquo traditore? entrambi state in mia possa. Invan la plebe stolta vederti chiede. Ah! se mostrarti io deggio, spero, qual merti, almen mostrarti; estinta. OTTAV. Di me, Neron, come piú il vuoi, disponi.

Lucrezia, circondata dai fratelli della Misericordia che le celavano la vista della fanciulla, nel varcare la soglia della cappella rispose alla pietosa domanda: Non ti abbandono, no. Io ti precedo a mostrarti la via.

O come?... Osi ancora mostrarti indifferente alla desolazione di tuo padre?... dopo esserti lasciata sedurre dalle moine del conte di Montegaldo?... Allora vedo che non sai proprio niente!... mi rispose con imperturbabile calma. Come!... oseresti ancora negare? Sicuro!... devo negare ciò che non è... non è il conte Saverio che mi ha sedotta... sono io che ho sedotto lui!...