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Aggiornato: 7 maggio 2025


Il giovane pittore aveva inoltre il difetto di non volere uniformarsi mai al moderno sistema della reclame, la quale, mediante corresponsione più o meno lauta, ingrandisce, secondo i casi, le capacit

La condotta di Napoleone fin dal principio del suo dominio corrispose a siffatte predisposizioni della nazione. Il nipote si era preparato alla politica sia italiana che tedesca con alcune idee dello zio. Arrotondare la Prussia tra il Settentrione e l'Oriente, non consentire a nessuno dei due maggiori stati della Confederazione una posizione dominante, assoggettare gli staterelli all'influenza della Francia, ridomandare quanto più era possibile della Germania occidentale per l'impero napoleonide: a cotesto, press'a poco, erano dirette le segrete speranze del nipote di Napoleone. Perciò, fin da presidente, si era affannato con vigile zelo a sventare lo sperato reame di settanta milioni di uomini del principe di Schwarzenberg; solerzia, la quale per l'appunto dimostrava quanto poco pizzicasse di cose tedesche: e perciò i suoi ambasciatori in tutte le piccole corti tedesche dovevano stimolare incessantemente la gelosia contro le due potenze direttrici della Confederazione. La storia delle segrete relazioni tra la Prussia e la Francia è tuttora al buio; ma dalle schiaccianti rivelazioni fatte al mondo dalla Prussia nel luglio del 1870 è lecito ravvisare con sicurezza, che la condotta di Napoleone verso di noi fu di gran lunga più sleale, di gran lunga più indegna di quanto tutti non credessero al tempo della guerra dello Schleswig-Holstein. Come lo zio, il nipote cercò prematuramente d'intendersi con la Prussia. Non più che un'occhiata alla carta germanica insegna, che la distribuzione territoriale del Congresso di Vienna non poteva durare, e che infallibilmente sarebbe stato tentato ancora una volta il fridericiano corriger la figure de la Prusse; e la Francia, quindi, avrebbe forse tratto vantaggio per dall'ambizione, alla quale per la sua situazione stessa lo stato prussiano era sforzato ad uniformarsi. Ma a tali disegni non diedero appicco la lealt

Poichè tutti ci trovammo impancati sui morbidi cuscini del cocchio, Spugna-di-senno riprese la parola: Per uniformarsi scrupolosamente ai riti nuziali imposti dal nostro codice, è d'uopo che i novelli conjugi, compiuto l'atto di iscrizione al palazzo di citt

Quanto alle armi, abolita definitivamente la picca nel 1790, le lame delle spade, le fasce ed i puntali dei foderi dovettero, in tutto e per tutto, uniformarsi al modello prescritto dall'Ordinanza dello Str

Ciò avveniva nei primi di giugno del 1799. Pochi appresso (18 giugno) partiva dal R. Palazzo una severissima lettera ai signori Capitani, Giudici e Fiscali di Sicilia del seguente tenore: «È pervenuta alla notizia del Re che siasi adottata dalle dame e da altre donne l’uso delle parrucche, e che talune per uniformarsi vieppiù ai sistemi repubblicani son giunte tant’oltre che fino anche si son rasi intieramente i capelli trasformandosi in tal guisa notabilmente. S. M. ha risoluto perciò che si proibisca affatto l’uso delle parrucche alle donne sotto la pena della carcerazione, e per le dame in un monastero o reclusorio che S. M. giudicher

Don Luigi s'inchinò in segno d'assenso, e promise al conte Zaccaria di uniformarsi interamente a' suoi desiderii. Proprio un asino don Luigi non era; aveva un certo bagaglio di cultura classica e aveva scritto in gioventù un panegirico di San Luigi Gonzaga, lodato dal Padre Cesari.

Cavignì propose di andare ad uniformarsi se vi fosse nelle vicinanze qualche abituro, prima di levarlo di l

Che se il Santillana non avesse sdegnato di uniformarsi all'indole ed allo spirito di que' romanzi, gli sarebbe riuscito di dare una veste piú poetica all'intendimento patriottico, col quale scrisse El doctrinal de privados.

Il Dugas, se ammette che il male dipende quasi sempre da speciali condizioni organiche, riconosce pure che è determinato da cause esteriori; non lo considera soltanto da scienziato, ma anche da filosofo, da moralista. L'origine morale del consorzio sociale, egli dice, è la simpatia, intesa in senso largo, cioè come corrente nervosa che si propaga da un individuo all'altro e fa che ciascuno di noi tenda ad uniformarsi istintivamente a coloro tra i quali vive, a imitare i loro atti, a condividere le loro idee, a partecipare ai loro sentimenti. Il timido-nato è incapace assolutamente di questo adattamento; i timidi, che chiameremo intermittenti, o d'occasione, sono tali quando si trovano in presenza di gente nuova, di persone con le quali non hanno dimestichezza, o dalle quali, per una ragione o l'altra, repugnano. Mettete un uomo cordiale insieme con un individuo chiuso e freddo: sar

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