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Un italiano che vive a Serodino presso Rosario e che chiameremo con la sua iniziale V., ha comperato da un altro italiano una trebbiatrice, la quale però è perseguitata da un mandato di sequestro, come un cassiere in fuga.

Il ministero Giolitti, che si era chiarito sistematicamente partigiano e ingiusto, privo di ogni sano concetto della sua missione nel periodo degli scioperi agrarî, si rivela di una fenomenale debolezza e trascende ad altre violazioni della legge o le permette e le incoraggia nella fase successiva dei tumulti, che chiameremo comunali.

« Ma no, tu non morrai; tu non devi morire. Faremo tutte le cure possibili; chiameremo dei medici. E piangevo, e mi agitavo nella convulsione del mio dolore, tenendo stretto al cuore quel mio unico parente, quasi per contenderlo alla morte che lo minacciava. «La serva accorse alle mie grida, e mi disse con piglio severo: « Non faccia scene, signorina. Non vede che fa del male al suo babbo?

E non sará guari se non nell'ultima delle etá nostre, in quella che chiameremo delle preponderanze straniere, che noi troveremo dolori senza compensi, patria storia senza patrio ufficio, senza consolazione, senza gloria.

E la signora Valeria, riaccompagnando il genero fino all'uscio dello studio, aveva soggiunto: È meglio che tu cerchi di dormire.... A suo tempo ti chiameremo. Il letto era stato improvvisato nella camera da studio, liberando un divano dai libri che l'ingombravano e che adesso erano sparpagliati sulle sedie o ammonticchiati negli angoli. Ma Alberto Varedo non seguì il consiglio della suocera.

Tuccia disse a un tratto con voce più gentile del solito più diventi grande e più vieni a somigliare al ritratto della povera mamma. Davvero? Tal'e quale, la stessa fronte, lo stesso sguardo.... Ti chiameremo d'ora innanzi la nostra mammina.

Rossini, alla medesima epoca, della sua Bianca e Faliero ebbe cinquecento zecchini. È da notarsi che la più parte di queste opere, apparse in quella che noi chiameremo la prima epoca dell'illustre maestro, vennero composte in uno spazio brevissimo di tempo.

Il giorno stesso scrisse alla Paola: «Rinuncia all'idea di abbandonarci per sempre. Torna fra noi. Dio ci ha mandato un fratellino, piccino e bello come il bambino Gesù. Me lo lasciano tenere a battesimo da me. Ma se tu vieni ti cederò questa gioia, e lo chiameremo Paolo, e sar

Il Marchese di Roccaforte ne intimava al Conte di Aceto per un volante, che egli diceva essergli stato tolto²⁰⁷. Quasichè esistesse una legge che vietasse di assumere ai proprî servigi un uomo stato una volta ai servigi altrui, ecco un grave fatto di sangue! ²⁰⁷ G. Lanza e Branciforti, Diario storico. Un giovane Cavaliere, che chiameremo D. Michele, licenziava un suo schiavo.

Sono tutta ammalata. Dimmi, dimmi. Il ventre mi tira come se nel mezzo vi fosse una corda tesa; ma non è solo questo. Ho freddo dentro. Sfido io, non mangi. Chiameremo il medico. No! proruppe Tina violentemente. Mio Dio! Ecco come tu fai sempre. Dimmi il perchè. Sembrò che Tina esitasse, poi un impeto febbrile le fece sollevare la testa: gli occhi cilestri si erano accesi.