Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 1 giugno 2025


Il barone di Rosen era dunque ritornato in una di quelle sale e s'era seduto ad un tavolo gi

L'orologiaio, quello stesso appunto col quale Sandrino aveva discorso altre volte, sedeva davanti al tavolo con le sue brave pinzette in mano. Era un tedesco biondo, grassotto, colla faccia rasa; vestiva una zimarra larga, colle maniche rimboccate.

Portava un abito di vigogna oscuro; e teneva ancora in mano un pettine di tartaruga bionda con la costola d'argento. L'abito, di foggia semplicissima, secondava la svelta eleganza della persona. Un gran mazzo di crisantemi bianchi le saliva di sul tavolo all'altezza della spalla.

Carlo Landini, con la fronte scottante, la vista intorbidata dalle lunghe letture dei voluminosi processi accatastati sul grande tavolo da lavoro, aveva dato ordine che nessuno fosse introdotto per quel giorno nel suo studio. Se negli anni della sua prima giovinezza si era parlato di lui come di uno cui l'avvenire arrideva, il fatto si era lasciato indietro le più liete promesse.

Esso erasi rifugiato dietro ad un tavolo; il farmacista fermò l'assalitore per le spalle, e nell'impeto della lotta caddero per terra con gran rumore le sedie, i libri, il calamaio, e tutti gli oggetti circostanti. Fu un tafferuglio del diavolo, che durò alcuni minuti.

Entrarono in una sala assai rozza, ma spaziosa, col tavolo fumante di mezzi capretti arrostiti, colle seggiolone coperte di pelli di lupi. Scinsero le spade, rumorosamente gittandole in un mucchio, allentarono le fibbie delle piastre e delle maglie, si lasciarono andare giù sui panconi, pure nessuno mise le mani nel tagliere, perchè un posto, e il più eminente, rimaneva vuoto.

Permetta, interruppe il Dinolfi, ripiegando con cura il manoscritto e posandolo sul tavolo. Io non ho negata la rettorica; ho detto soltanto che la rettorica non è la verit

Credevo di trovarlo in una soffitta che venisse inaffiata dalla pioggia, con una dozzina di volumi pieni di ditate untuose per il suolo, con dei fogli imbrattati di inchiostro su un tavolo che non sta mai quieto, con una seggiola sventrata, con una camicia sudicia appesa alla parete e un paio di ciabatte squinternate vicino a un saccone di foglie di granturco sui cavalletti di legno.

Corse, entrò nel salotto rossa, confusa, e al lume della candela che teneva in una mano la Contessa, ancora in sottanino e con in braccio la Rosalia, vide subito sul tavolo grande, dove avevano disteso una tovaglia bianca, il vestitino di velluto cremisi, il cavallo di legno, e poi bambole, giocattoli, aranci, dolci, mandorlato... Era la Santa Lucia che arrivava da Venezia, dalla parente dei cinque dogi.

"Povero Catalano! (esclamò Pellicione lasciando cadere il braccio sul tavolo, e guardando in alto che la met

Parola Del Giorno

drizzargli

Altri Alla Ricerca