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Aggiornato: 15 maggio 2025


In questa camera vecchia, fra queste mura stinte, nel profumo del tuo grembo disciolto, nel calore delle tue braccia innamorate, penserò all’altra peccatrice, quella che in te confusi quando eri la danzatrice di Mágdala, splendente in amore fra tutte le donne perdute, bella come la rosa che nasce nei fragranti giardini del Libano, l’intrisa di tutti i peccati, l’amica dei centurioni prepotenti, la danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva il gráppolo delle vigne di Galaad, la femmina bionda, coperta di gioielli abbaglianti come l’estate, quella che disse una sera al pallido Uomo di Galil:

Nessuno sapeva bene chi fosse Quintino, di dove venisse; ma però, cosa strana, pareva a tutti, anche ai nonni, anche ai più vecchi, anche al campanaro che aveva quasi cent'anni, d'averlo veduto sempre e sempre così, fino da quando durava loro la memoria, con quel cappellaccio a tre punte e le maglie stinte, e lo credevano sempre lo stesso.

E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!... Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite, demolite senza piet

L'appartamento del Prefetto, illuminato a spese della Provincia, lasciava molto a desiderare in fatto di buon gusto: le sale parevano quelle di un albergo, riempite, per l'occasione, col mobilio di tutta la casa. Le stoffe dei canapè e delle seggiole erano differenti di tessuto e di colore, forse in omaggio ai vari partiti politici che vi erano ospitati. Povero l'apparecchio, i servitori portavano i baffi e si vedevano rinfagottati nelle livree stinte coi bottoni lustri. Anche le signore, meno poche eccezioni, erano di una bellezza e di una eleganza da far innamorare un pittore di pappagalli. Alcune, fra le altre, mogli rispettabili di qualche consigliere comunale o provinciale, o di qualche regio impiegato, s'erano messe intorno, per fare del lusso, tutto il guardaroba, e il tesoro di famiglia, dalle buccole di corallo al bel medaglione di lava del Vesuvio. Andavano guernite con nastri a mille colori, che sulle tuniche chiare, di seta greggia, o di grenadine celeste, stonavano maledettamente, come il pianoforte della sala da ballo, anche quello di propriet

Le davano anche abbastanza da mangiare, e ogni poco la padrona tirava fuori da certe scatole di dolci stinte e sciupate, doni di nozze che contavano parecchi anni, talune chicche vecchie, indurite, che regalava alla fanciulla; la quale, non usa a simili finezze, le riceveva arrossendo, tutta confusa per la timidezza e la gioia; e dopo averle ammirate le metteva in serbo per la mamma e per Menico, in una scatola di mostarda senza il coperchio, che pure le era stata donata, perchè vi riponesse la sua roba.

In quella camera vecchia, fra quelle mura stinte, mi pareva riudir lontane le canzoni di Tiberiade, e più lungi, con sordi strepiti, rumoreggiare in un mondo piegato sotto la forza delle spade l’eterna rivolta dei miserabili... Hai una treccia che ti veste, Madlen, come il fiocco abbrunito dal sole veste la pannocchia del grano...

Ora teneva il mento piegato su le mani congiunte. Ne’ suoi capelli oscuri, scintillanti, entrava, s’impigliava, come una lieve sciarpa, il fumo. Era tardi; si udiva dalle sale contigue il rumore ubbriaco d’altre cene. Scendevano giù dallo scalone, i giocatori, con le tasche ripiene d’oro; altri, perseguitati dalla disdetta, lugubri, con facce sparute. Bevevano, arsi, avidi, senza sete. Nel vino affogava l’irritazione, la vergogna del denaro male usato. Era tardi. Le donne, le prostitute, ormai stinte, spettinate, accentuavano, vicino all’ora della coltre, la eccitata loro femminilit

L'ampio locale era abbellito con frasche di semprevivi, con tappeti e con tende, vecchie e stinte, che di sera facevano ancor buona figura, ed era illuminato da lucerne di diverse epoche e di diverso sistema, candelabri scompagnati alti e bassi e, all'intorno, attaccati al muro con cordicelle, a due a due, tutti i fanali delle carrozze, lustri e belli che parevano di argento. Il rinfresco doveva consistere in una focaccia, paste, caffè, liquori, vino rosso, Asti spumante e castagne a lesso e arrosto; ma il cuoco, d'accordo colla Luigia, aveva preparato una sorpresa; il suo regalo di nozze agli sposi; un enorme tacchino farcito e un croccante, rappresentante la torre di Sebastopoli, che teneva chiuso fra le mura il solito canarino. Don Vincenzo, richiesto, aveva ceduta per la festa e fatta trasportare a proprie spese la spinetta del Coro, e l'organista, che era anche maestro di scuola, veterinario, amico del sindaco, di Ambrogio, del signor Niso e nemico dichiarato del medico, suonava, con maggiore agilit

In questa camera vecchia, fra queste mura stinte, penserò a quel giorno di pioggia sul finire del mese di Settembre, quando entrai la prima volta, Madlen, nella tua stanza quasi buia. Dal bagno filtrava un po’ di luce; l’argenterie cesellate, l’avorio de’ tuoi molteplici pettini, scintillavano sul vetro della pettiniera. Si udiva la pioggia battere sul terrazzo, con uno scroscio continuo, pieno di sorda musicalit

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