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Aggiornato: 5 luglio 2025


Dopo tutto questo, il Morone lasciò passare molto tempo ancora senza far nulla, durante il quale non avvenne cosa che meritasse nota. Soltanto il Palavicino continuava a frequentare la signora di Rimini. Per tutta Roma ormai non era parola che degli amori di quella donna voluttuosa coll'illustre lombardo. Il Morone recavasi esso pure qualche volta al palazzo della duchessa. Una notte vi stette a lungo col Palavicino, e col medesimo ne partì ad ora tardissima. Fu in quell'occasione che, facendo la strada seco, e prendendo per certe solitarie vie di Roma, d'una in altra parola, lo trasse al seguente discorso: È gi

Era la fine: le scale ascendenti fluttuarono sempre più lene e lenti... si dileguarono... e le tre ultime note chiamanti, solitarie, caddero come stelle pure, splendide, lontane. Per un istante nessuno parlò. Poi il Professore si avvicinò alla bambina. Perchè hai detto «mi ricordo» quando io ti ho detto di far le note come uno squillo di tromba?

Governava allora in Genova un Venanson, lo stesso che, richiesto da mio padre delle mie colpe, rispondeva non esser tempo di dirle; ma ch'io era a ogni modo dotato di certo ingegno e tenero di passeggiate solitarie notturne, e muto generalmente sui miei pensieri; e al Governo non andavano a sangue i giovani d'ingegno dei quali non si sapeva che cosa pensassero.

125 Levato il servo del camino s'era; e per diverse e solitarie strade a studio capitò su una riviera che d'Apennino in questo fiume cade; ov'era bosco e selva oscura e nera, lungi da villa e lungi da cittade. Gli parve loco tacito e disposto per l'effetto crudel che gli fu imposto.

Quando cinto di raggi il capo biondo a noi ti mostri, fugge d'ogni intorno la cieca notte da l'ombrosa terra: e s'allegrano in piani, in poggi e in boschi le solitarie fiere, i vaghi augelli, e con gli armenti, pecore e bifolchi. Sorgi sol del mio sol sola sembianza.

Mentre ch'al suon de i dotti ornati versi, fate d'Arno suonar l'ampie contrade, cantando insieme a più ch'ad una etade con le virtù, ch'a voi amiche fersi, a me, caro Martel, sono tanto avversi i fati, ch'ogni ben dal cor mi cade; e per occulte, solitarie strade, vo' lagrimando il che gli occhi apersi.

Di giorno le tenevan compagnia gioconda nelle lunghe ore, che voleva solitarie, e di notte le popolavano di lieti fantasmi i sogni d'amore. Era vergine, era pura come l'ignoranza; ignorava il sesso. Eppure aveva dieci, cento, mille amanti, che amava ad uno ad uno e poi raccolti tutti in un esercito, che metteva l'uno contro l'altro, l'uno accanto all'altro; facendone dei rivali o degli avversari.

, era quella «casa sua»! Peg e George sarebbero nuovamente i suoi compagni; e il morto signor Johnson, e il giovane senza mento, e i bambini nudi colle teste grosse, starebbero con lei nelle lunghe e solitarie serate. E Anne-Marie lascerebbe il Gartenhaus di Fräulein Müller e tornerebbe alla scuola gratuita della Settima Avenue. A che cosa pensate? chiese il Selvaggio. Nancy non rispose subito.

noi che, pria de la lotta, le fulgenti spade spezzammo in solitarie scherme, ed or, fra mille armati combattenti, stiamo col fianco inerme; noi, stupefatti, senza più speranza, sperduti in mezzo del cammin fatale, domandiamo a l'esercito che avanza: esiste l'ideale?

Dopo una di queste scene solitarie, di questi duelli misteriosi fra un libro e una fanciulla, essa si adirava con stessa, giurava di non rilegger più il Canto V dell'Inferno e per una settimana al più, manteneva il giuramento... con grande stento però, con immenso sagrifizio.

Parola Del Giorno

serafica

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