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Aggiornato: 26 giugno 2025
L'altro mio pensiero è questo, riprese allora la parola il Palavicino. Siccome io debbo recarmi solo per adesso in Tirolo e tutti gli uomini d'armi che ho messi insieme in Rimini ho a lasciarli qui, così penserei d'affidare costoro al conte Mandello, il quale, come gliene verr
Era il 30 gennaio del 1521; alla porta del palazzo della signoria di Rimini la guardia della mezzanotte subentrava a fare il suo quarto; nell'interno era quel movimento che prepara la quiete. Soldati che, con lanterne, andavano a visitare alcuni posti; servi che con lumi accesi, si vedevano gironzare come per dar sesto all'ultime faccende.
Poco fa mi raccontò del Lautrec e della duchessa Elena, signora di Rimini; e che da questo strano intrigo non abbiano ad uscirne altri, è quanto ragionevolmente non si potrebbe credere. L'attentato d'jeri notte intanto n'è un tristo indizio.
Il fatto è certo intanto, ch'ella ebbe la signoria di Rimini; quale sia poi stata la via precisa per la quale vi è pervenuta, non è la cosa che più importa di sapere. Ora, tutto quello che avvenne di lei da quell'epoca in poi, il nostro lettore lo sa, e potr
Eccellenza, gli disse, mi è venuto un pensiero dopo averla lasciata; sono andato a chieder notizia di quella dama ad una sua vicina. Ebbene? La signora Gabriella, dopo una breve assenza, ritornò a prendere le sue robe, e quella vicina udì dal carrettiere che si recava a Rimini. Ah! pensò il conte, io vi sarò stassera. Ringraziò il sagrestano, lo regalò ancora, e partì.
Che domine può avere con quel palazzo, dal quale non leva mai gli occhi? S'è fatto sposo stanotte. S'io fossi ne' suoi panni, mi comporterei con molto maggior senno, e penso che la signora di Rimini merita le occhiate di un galantuomo ben più che le pietre di un palazzo. La signora di Rimini, hai detto tu, va benissimo.... ma lì ci starebbe la signora dì Perugia....
Nella Tuscia certi nove, Lucca, Chiusi, Firenze, Populonia, Perugia, Fermo, Rimini, Spoleto e Benevento; incerti gli altri tre, Siena o Soana, Camerino ed Imola.
Questo da qualche tempo era il tenore di vita della signora di Rimini.
L'Elia Corvino non potè mai più dimenticarsi di un simile momento. E non è a dire qual compiacenza egli avrebbe provato in sè stesso pensando, che il dì dopo Giampaolo Baglione avrebbe viaggiato a Roma per non tornare indietro mai più! se non ci fosse stato l'intrigo del matrimonio di Manfredo colla duchessa Elena, signora di Rimini!!
Abbiam veduto come a Rimini, facendo l'opposto di quanti Francesi stanziavano in qualche parte d'Italia, fosse scrupoloso nell'osservare e nel far osservare il rispetto agli abitanti di quella citt
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